L’appuntamento del Gran Premio della Cina deve necessariamente rappresentare un punto di svolta per la Scuderia in questo inizio di stagione negativo. Nei giorni successivi al ritorno dalla Malesia la voglia di reagire si percepiva nettamente nei corridoi della Gestione Sportiva: i richiami di Montezemolo e Domenicali all’assunzione delle proprie responsabilità da parte di tutti hanno dato grande motivazione ad un gruppo che altre volte in passato ha attraversato momenti molto difficili e ha sempre saputo come ribaltare situazioni che potevano sembrare compromesse.
Dal punto di vista tecnico ed organizzativo, è stato dato un nuovo impulso al programma di sviluppo della F60. L’obiettivo è quello di anticipare per quanto possibile l’introduzione di novità tecniche che possano permettere di ridurre il più in fretta possibile il divario in termini di prestazione che, al di là della questione del diffusore, sembra esserci rispetto alle vetture più veloci. A tale scopo è stato creato un gruppo di lavoro che, sotto il coordinamento di Aldo Costa, seguirà a Maranello il programma in stretto contatto con l’esperienza della pista: è per questo che un elemento cruciale di questo gruppo è Luca Baldisserri. Il Team Manager della Scuderia seguirà passo dopo passo lo sviluppo della monoposto mentre il suo ruolo in pista sarà affidato a Chris Dyer.
A Shanghai ci saranno alcune novità di carattere aerodinamico sulla macchina, testate da Marc Gené la scorsa settimana sul rettilineo di Vairano. In particolare, ci saranno delle modifiche sull’ala anteriore, sulle flange dei cerchi anteriori e sui deviatori di flusso. Le gomme saranno quelle dell’Australia ed è chiaro che uno dei compiti principali da svolgere nelle tre ore di prove libere del venerdì sarà cercare di capire come potranno rendere i due tipi di pneumatici su un asfalto che, peraltro, presenta caratteristiche molto diverse rispetto a quello dell’Albert Park.