Doppietta targata Yamaha a Motegi: Jorge Lorenzo vince il secondo gran premio della carriera in MotoGp dopo un duello con Valentino Rossi, attaccato e superato all’ottavo giro. Sul traguardo il campione in carica è secondo, mentre si rivede Dani Pedrosala terzo con la Honda risponde ufficiale, da considerarsi, insieme a Lorenzo, la vera sorpresa di questo granpremio. Quarta la Ducati di Casey Stoner, in affanno all’avvio. Poi una terzetto di italiani: quinto Andrea Dovizioso sull’altra Honda ufficiale, sesto un ottimo Marco Melandri con la Hayate ex Kawasaki, settimo Loris Capirossi con la Suzuki. Finisce quasi subito la gara di uno sfortunatissimo Nicky Hayden con la seconda Ducati ufficiale, tamponato dalla Honda di Takahashi. Lo statunitense, già acciaccato, sarà comunque pronto per Jerez. Con questa vittoria, Lorenzo conquista anche la vetta della classifica mondiale con 41 punti, davanti a Rossi con 40. A completare la bella giornata tricolore in Giappone il secondo successo consecutivo di Andrea Iannone in 125 ed il terzo posto di Mattia Pasini nella 250, vinta dallo spagnolo Alvaro Bautista. Marco Simoncelli, partito in pole, si piazza 17° all’arrivo dopo essere dovuto rientrare ai box per la rottura di un cerchio al nono giro.
Jorge Lorenzo: “Prima di ogni altra cosa voglio ringraziare il mio team, la mia mamma e l’intera mia famiglia, I miei amici e tutta la squadra. E anche Yamaha, visto che questo era per loro il GP di casa. E’ stata una gara difficile, perché non sono partito benissimo e al primo giro ho tagliato il traguardo in terza o quarta posizione. Dopo ho iniziato a prendere il ritmo. Ho passato Valentino e sono riuscito a prendere un piccolo vantaggio su di lui, circa un secondo e mezzo, ma lui non ha mollato. Per questo ho dovuto spingere al limite e guidare al mio meglio per conquistare questa splendida vittoria”.
Valentino Rossi: “E’ stata una grande gara, lunga, molto difficile e anche molto fisica. Sono partito molto bene dalla prima fila, ma in una parte della gara non sono riuscito a guidare come avrei voluto: c’erano dei problemi e non ero abbastanza veloce per staccarmi e prendere vantaggio. Per questo Jorge mi ha raggiunto e, successivamente, mi sono dovuto battere con Dani. Fortunatamente nella seconda metà della corsa sono stato in grado di alzare il ritmo, migliorando i miei tempi sul giro. Ho provato anche a recuperare su Jorge, ma lui ormai era troppo lontano. Comunque è stata una buona gara, il secondo posto non è come una vittoria ma sono pur sempre venti punti validi per il campionato. Il campionato ora è diventato molto interessante perché ci sono quattro piloti in lotta per la vittoria finale”.
Daniel Pedrosa: “Un grande risultato che probabilmente nessuno si aspettava. Sono felice perché potevo anche chiudere 2º anche se quando ho passato Rossi è sembrato svegliarsi ed è tornato davanti. Dopo sei mesi di problemi con il ginocchio e senza test, è fantastico tornare sul podio. È un grande risultato anche per Honda, ma dobbiamo lavorare moltissimo per tornare ai livelli che ci aspettiamo. A livello fisico credo sia solo bisogno di tempo. Sto migliorando di giorno in giorno e oggi ero molto stanco a fine gara”.
Casey Stoner: “Oggi non eravamo del tutto a posto con la messa a punto, esattamente, penso, come tutti gli altri, dato che non c’è stato il tempo nel fine settimana per lavorare come si deve sugli assetti. Di positivo c’è che siamo riusciti a girare sui tempi dei piloti davanti, purtroppo però solo dopo aver perso tanto tempo, troppo, nelle prime fasi della gara. Già nel giro di riscaldamento infatti avevo avvertito una forte vibrazione provenire dal freno anteriore e questo mi ha spinto ad essere molto conservativo nei primi cinque o sei giri. Non sapevo bene cosa fare perché non riuscivo a frenare dove volevo: forse avrei potuto spingere di più ma non credo che avrei potuto farlo in totale sicurezza. In ogni caso ho perso molte posizioni nei primi giri e molto tempo tentando di risalire. Quando mi sono avvicinato ai primi era ormai troppo tardi ed ho potuto solo aumentare un po’ il mio ritmo per raggiungere Dovizioso. Mi ero reso conto che avrei potuto passare Andrea quindi ho cercato di spingere di più. La gara così non è stata tutta persa, non abbiamo lasciato sul terreno troppi punti e in definitiva possiamo considerare questo inizio di stagione nettamente migliore di quello dello scorso anno. Credo che questo possa renderci fiduciosi per le prossime gare”.


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