Il primo prototipo di auto in grado di viaggiare da sola, senza bisogno dell’intervento umano, è stato presentato dal VisLab, Laboratorio di visione artificiale e sistemi intelligenti, che fa capo al Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Parma. Dieci telecamere, tre laser a singolo piano, un laser a quattro piani, sedici fasci laser, sistemi Dgps e Imu sono in grado di percepire l’ambiente circostante e gli ostacoli presenti sulla strada e, attraverso un sistema drive-by-wire, il veicolo è così in grado di muoversi autonomamente. Il mezzo, illustrato nel centro Santa Elisabetta al Campus Universitario di Parma, ha videocamere e laserscanner frontali per verificare la presenza e la distanza dalle altre auto, telecamere laterali montate sugli specchietti e sulla scocca in grado di controllare la presenza di mezzi a destra, sinistra e sul retro e di poter eseguire tutte le operazioni parcheggio e, infine, un sistema Gps che localizza sulle mappe le strade da percorrere ed individua esattamente la posizione del veicolo.
L’auto che viaggia da sola è stata battezzata BRAiVE ed è frutto della ricerca decennale del VisLab, diretto dal professor Alberto Broggi, che ha collaborato, per la realizzazione di questo specifico progetto, anche con la Fondazione Cassa di Risparmio di Parma. Ora il prototipo sarà reso disponibile per  sperimentazioni puntuali e con specifici sottoinsiemi di sensori per l’industria automobilistica. In particolare, con il veicolo BRAiVe il laboratorio dell’ateneo parmigiano ha avviato la sperimentazione di una nuova tecnologia (Upda – Unified Perception and Decision Architecture) mirata ad incrementare, contemporaneamente, il livello percettivo del veicolo, mediante la fusione di diversi sensori, e il livello decisionale, grazie ad una rappresentazione tridimensionale del mondo.
 



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