E’ un campionato in continua evoluzione quello del 2009 della MotoGP che dal prossimo appuntamento di Le Mans vedrà aumentare da 45 a 60 minuti sia i due turni di prove libere sia quello di qualifica. Intanto proseguono a Bologna e al Mugello,  i test che vedono impegnati Troy Bayliss e Vittoriano Guareschi nell’attività di sviluppo della nuova GP9 nelle aree individuate grazie ai dati raccolti nelle prime tre gare.
Nei giorni successivi al GP di Jerez, dove Stoner ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre, ma il suo compagno di squadra Hayden e gli altri piloti Ducati non sono riusciti a fornire prestazioni all’altezza di quelle  ottenute sulla stessa pista nei test invernali di novembre e marzo, è stato analizzato a fondo l’approccio fino ad ora adottato per la taratura in pista delle strategie elettroniche e si è deciso di adottare una filosofia maggiormente orientata alla costanza di comportamento della moto, in modo da agevolare il processo di affiatamento tra moto e pilota.
Inoltre la struttura del Ducati Marlboro Team è stata ulteriormente potenziata con l’inserimento di Juan Martinez come capotecnico di Nicky Hayden, in modo da permettere al coordinatore tecnico in pista del DMT, l’ing. Cristhian Pupulin, che dalla stagione 2006 ha affiancato a questa responsabilità anche quella di Ingegnere di pista di Capirossi, Melandri e Hayden, di potersi dedicare a tempo pieno all’indispensabile attività di analisi dei dati relativi a tutti piloti Ducati, in modo da condividere in tempo reale i risultati delle prove in corso per trarne il massimo beneficio possibile.
 
LIVIO SUPPO, Direttore del Progetto MotoGP
 “Dopo la gara di Jerez, che è stata per noi bellissima con Casey ma molto difficile con Nicky, abbiamo fatto una serie di riunioni per analizzare la situazione sia tecnica che organizzativa, nell’ottica di migliorare le prestazioni globali di tutti i nostri piloti. Siamo giunti alla conclusione che, dopo un inizio di campionato in cui non tutti i piloti Ducati sono riusciti a ripetere le prestazioni positive ottenute nei test invernali, fosse giunto il momento non solo di inserire novità tecniche per quanto riguarda l’elettronica, ma anche di potenziare la nostra struttura in pista per aumentare il supporto a tutti i piloti in sella ad una Ducati. La GP9 è un mezzo nuovo ed inoltre per la prima volta da quando siamo in MotoGP abbiamo ben cinque moto in pista. Per questi due motivi abbiamo deciso di concentrarci maggiormente sulla fondamentale azione di coordinamento di tutti i dati che possiamo raccogliere ad ogni gara, in modo da poter meglio indirizzare lo sviluppo. Oltre alla struttura modificata introdurremo anche degli aggiornamenti nell’elettronica e Cristhian Pupulin potrà dedicarsi totalmente al fondamentale lavoro di coordinamento, necessario per poter proseguire lo sviluppo della GP9. Un bentornato a Juan (Martinez), che ha già lavorato con noi nel 2006 e che siamo sicuri saprà inserirsi velocemente nel Ducati Marlboro Team”
 
CASEY STONER, Ducati Marlboro Team
“Veniamo da due gare che ci hanno messo alla prova ma dalle quali siamo usciti con due risultati discreti: sia Motegi, sia Jerez infatti hanno alcune caratteristiche che ci mettono un po’ in difficoltà, soprattutto alcune curve strette dove la moto non riesce ad essere reattiva come sempre. Anche Le Mans sotto alcuni punti di vista è così, non essendo un tracciato filante e scorrevole, anzi, al contrario, il classico tipo stop and go che richiede frenate decise. Però in uscita di curva le linee sono più belle, più veloci e ci sono un po’ più congeniali. Staremo a vedere quello che riusciremo a fare, cosa riusciremo a portare a casa. Sarà una lunga stagione, un campionato molto aperto che ha già visto tre vincitori diversi in tre gare, tre piloti che si sono scambiati il posto in testa alla classifica, quattro in totale racchiusi in pochi punti. Inutile fare previsioni adesso, l’importante è continuare a lavorare bene e per adesso raccogliere il massimo possibile quando non si può puntare al risultato perfetto”.



NICKY HAYDEN, Ducati Marlboro Team
“Dopo Jerez non vedo l’ora che arrivi Le Mans per risalire in moto, ritrovare la mia squadra e provare a risolvere insieme i problemi. La pista stessa dovrebbe essere un po’ più favorevole: la moto è sicuramente molto valida in frenata, soprattutto nelle staccate violente, ed in accelerazione, e Le Mans è conosciuta proprio per queste caratteristiche. Anche avere più tempo a disposizione in prova e in qualifica sarà una cosa utile per tutti, per me forse più degli altri. In Francia, poi, avremo a disposizione una nuova gestione elettronica e una diversa organizzazione del team che dovrebbe aiutare sia me sia gli altri piloti Ducati. Credo che Cristhian, meno impegnato con i compiti di capotecnico, possa utilizzare meglio la sua grande esperienza ed avere più tempo per lavorare sulle difficoltà che ho con la moto, aiutandoci a trovare la direzione migliore e a trasferire più informazioni ai tecnici a casa. Al suo posto ci sarà Juan (Martinez) che ha già ottenuto buoni risultati in MotoGP, ha già lavorato in Ducati e parla bene sia l’inglese sia l’italiano. Non si può certo dire che mi manchi il supporto, ed è un buon supporto. La Ducati sta facendo davvero di tutto e tutti stanno lavorando in maniera incredibile per aiutarmi e questo mi da molta carica: la squadra nel nostro sport è importantissima ma anche il pilota deve fare la sua parte e deve fare la differenza, quindi spero di alzarmi e di fare la mia parte quanto prima!”



I RECORD DI LE MANS

Record ufficiale: Valentino Rossi (Yamaha – 2008), 1’34.215 – 159.910 Km/h
Best Pole: Dani Pedrosa (Honda – 2008), 1’32.647 – 162.617 Km/h
Lunghezza Circuito: 4,185 km
Gara MotoGP 2009: 28 giri (117.18 km)
Orario gara MotoGP 2009: 14:00 Central Europe Time

PODIO 2008 : 1° Valentino Rossi, 2° Jorge Lorenzo, 3° Colin Edwards
POLE 2008: Dani Pedrosa (Honda – 2008), 1’32.647 – 162.617 Km/h
 

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