Se lo conosci, lo eviti. Evidentemente Jorge Lorenzo ancora non lo conosce bene il suo compagno di squadra nonché rivale per la corsa al titolo. Stiamo parlando, ovviamente, di quel campione che di nome fa Valentino Rossi: dopo la gara del Mugello era venuto a Barcellona con propositi di rivincita, e rivincita è stata. Per il campione di Tavullia manca ora una sola vittoria per festeggiare quota 100. Adesso, in testa al mondiale, ci sono tre piloti appaiati a 106 punti: Rossi, Lorenzo e Stoner. Si spegne il semaforo e Lorenzo mantiene la testa davanti a Rossi e a Stoner che tenta subito il sorpasso ai danni del pilota italiano in fondo al rettilineo: niente da fare e l’australiano della Ducati si deve accodare agli scarichi della Yamaha di Valentino. Il ritmo di gara si alza e Stoner comincia a perdere terreno dal duo Yamaha. Intanto dietro ai primi tre Dovizioso ha la meglio sul compagno di squadra Pedrosa che successivamente sarà superato anche dalla Suzuki di un ottimo Capirossi che riscatta così un week end che non era cominciato nel migliore dei modi. La davanti Valentino supera Lorenzo e cerca di andarsene senza successo: anzi è il pilota maiorchino a riprendersi la posizione pochi giri più tardi. Ma è quando mancano 3 giri che la gara si infiamma: Rossi passa in fondo al rettilineo Lorenzo con una staccata mozzafiato all’esterno, tenta l’allungo ma il giovane spagnolo non sembra intenzionato a mollare la presa. Anzi, restituisce il dovuto con gli interessi al pluricampione del mondo riprendendosi la prima posizione sempre alla fine del rettilineo quando alla bandiera a scacchi manca un solo giro. Rossi cerca il sorpasso in staccata a poche curve dal traguardo ma va un po’ lungo e deve cedere il passo a Lorenzo: sembra fatta per il pilota di Palma di Maiorca, ma è qui che si vede la classe del campione di Tavullia capace di cose che nemmeno ci si può immaginare. Quando tutti ormai davano per scontata la vittoria del giovane Jorge, Valentino tira fuori un sorpasso in un punto della pista dove non se ne sono mai visti, s’infila nello spiraglio lasciatogli dalla Yamaha di Lorenzo, gli chiude ogni possibilità di replica ed entra sul rettilineo davanti, lasciando tutti di sasso. Il re, anzi l’imperatore, per ora, è ancora lui. Dietro ai due funamboli Casey Stoner resiste agli assalti di un buon Dovizioso, ancora una volta arrivato a un passo dal podio. Quinta piazza per Capirossi che precede Dani Pedrosa, autore di una gara decorosa visto le condizioni fisiche con cui gareggiava ma che perde anche il quarto posto nella classifica iridata a favore del compagno di squadra Dovizioso. Buona la prova di Mikka Kallio che chiude in nona posizione alle spalle di Edwards e De Puniet, ma davanti alla Ducati ufficiale di Nicky Hayden. Caduto Elias con la Honda del team Gresini.