Valentino Rossi: numeri da far paura. 100 vittorie (79 in MotoGP/500, 14 in 250, 12 in 125) su 217 granpremi disputati, ,53 pole position ottenute, 8 campionati del mondo conquistati. Ora tocca a Laguna Seca dove, prima dello scorso anno, Rossi vantava un solo podio da quando la MotoGP è tornata a gareggiare sul circuito americano nel 2005. Prima dello scorso anno, dicevamo, perché il granpremio di Laguna Seca del 2008 è stato uno dei migliori della carriera del fenomeno di Tavullia: un’importante vittoria, che si è poi dimostrata il momento cruciale, quello della svolta della stagione. Una battaglia con Casey Stoner, fitta di emozioni, con l’italiano che alla fine ha prevalso, ottenendo la sua prima vittoria sul suolo americano. Con due successi di fila al proprio attivo è in perfetta forma Valentino spera, questo fine settimana, di confermare la leadership in campionato con un altro grande risultato.



“Lo splendido ricordo della centesima vittoria è ancora fresco, ma adesso abbiamo appena un paio di giorni per recuperare prima della prossima gara, ed è dura per tutti. Dobbiamo cercare di rilassarci per quanto è possibile e ricaricarci un po’, perché Laguna propone sempre week-end duri e spesso caldi. L’anno scorso il confronto con Stoner è stato formidabile e, per quanto mi riguarda, uno dei fattori chiave della stagione, nonché una vittoria molto importante. Un bel ricordo. Penso che anche quest’anno sarà dura perché Lorenzo è in gran forma ed anche Stoner, ne sono sicuro, sarà al meglio. Laguna è un gran bel posto dove gareggiare, ed un tracciato emozionante. Prima farò anche visita, e mi interessa molto, alla Yamaha Us. Il campionato è decisamente aperto; è necessario rimanere concentrati e tornare, dopo Assen, alla normalità per incassare, se ci si riesce, un altro buon risultato questo fine settimana”.

Leggi anche

Nuovo Codice della Strada, da quando entra in vigore/ 14 dicembre 2024 linea dura e spunta bonus studentiSciopero Volkswagen ad oltranza, fabbriche Germania nel caos/ Crisi auto e licenziamenti: cosa può succedere