Durante la conferenza stampa in cui ha spiegato i motivi che lo hanno portato a decidere di interrompere la preparazione fisica in vista del Gran Premio d’Europa (dove avrebbe sostituito Felipe Massa al volante della F60 numero 3), Michael Schumacher ha lasciato trapelare il suo rammarico per la rinuncia a cui le circostanze lo hanno costretto: «mi sento molto frustrato e sono deluso per quello che è successo», ha detto il 7 volte campione del mondo di F1.
«Ci siamo preparati in maniera molto scrupolosa e abbiamo fatto tutto il possibile ma, sin dall’inizio» – ha aggiunto – «la Ferrari ed io abbiamo sempre detto che avrei sostituito Felipe se fossi stato pronto.
Quando sono andato a Maranello il mercoledì dopo l’incidente di Felipe» – spiega Schumi – «sapevo quello di cui avremmo parlato con il Presidente Montezemolo. All’inizio ero più per il “no”. Ma è un grande amico ed è riuscito a convincermi. Mia moglie Corinna mi ha detto di fare quello che ritenevo più giusto». Ma in seguito a infinite simulazioni, alla proposta del medico di fare un test di guida su un’auto reale, in pista, e successivamente ad un’aggiunta ulteriore stress per vedere gli sviluppi della situazione, dopo «aver fatto tutto nella miglior maniera possibile, non è andata come volevamo».
Una grande delusione, certo. Ma nessun rimpianto: «nessuno poteva aspettarsi che Felipe fosse vittima di questo brutto incidente: non potevamo certo pianificarlo! Poi, non credo che potessi fare le cose in maniera diversa», sentenzia il pilota. A proposito della scelta di Luca Badoer, infine, Schumacher ritiene che sia «quella giusta, la migliore che la Ferrari potesse fare». Secondo lui, Badoer, che definisce «un grande amico», non è certo «uno che sta seduto con le mani in mano: è sempre stato a disposizione e, ovviamente, ha lavorato ancora più intensamente dopo l’incidente di Felipe».