È sempre una buona notizia quando un mercato viene dato in continua crescita, a prescindere poi dalle cause particolari e dagli effetti precedenti. La notizia quindi data dal Dossier dell’Area Studi e Statistiche Anfia sul mercato delle auto in Italia nel giugno 2015 è di quelle importanti: si è raggiunto infatti un tredicesimo incremento consecutivo nelle vendite di macchine per drivers italiani. Nel mese appena passato sono state immatricolate 147mila nuove autovetture con un incremento statistico rilevante del rispetto allo scorso torrido giugno 2014. Se poi si analizza il periodo di questo primo semestre va ancora meglio con una crescita netta del 15%, dove nello specifico sono cresciuti più di tutti i seguenti settori: boom delle vendite del noleggio (32% in più rispetto all’anno scorso), vendite ai privati (+15% ma da marzo in poi). Altra buona novella raccontata dal focus di Anfia è l’inversione di tendenza del settore delle rottamazioni: nonostante non ci siano ancora alcun incentivo da parte della politica, dopo 17 mesi di cali consecutivi in giugno si è avuto un leggero aumento delle radiazioni e l’effetto è da imputare principalmente per gli sconti che le Case Automobilistiche offrono nel più classico del “compra nuovo e rendi vecchio”. Nei primi 6 mesi 2015 si assiste ad un’altra netta crescita, quella delle auto a basso impatto ambientale (+13,9%), in particolare le auto a gas impennano del 10%; dai dati si può scoprire che per una volta l’Italia è a livelli di eccellenza europea senza eguali: grazia infatti al ruolo chiave delle vetture a metano e Gpl, da noi le vendite di auto ecofriendly è molto più all’ordine del giorno, consentendoci di ridurre drasticamente le emissioni medie di CO2, i migliori in tutta Europa (115,6 g/km).
Già, ma con tutti questi risultati postivi la “fregatura” dove sta? Deve esserci per forza? “Ni”, potrebbe essere la risposta perché se è vero da un lato che il periodo gennaio-giugno di questo 2015 sono lontane anni luce dal valore medio del venduto negli anni d’oro (-32% del periodo 2000-2010) è anche vero nello stesso tempo che i dati di questo periodo sono superiori del 5,2% del primo semestre degli anni di recessione 2000-2014. Dunque avanti tutta, le auto stanno lentamente riprendendo fiato dopo una lunga immersione in cui sembrava mancare l’ossigeno.
Entrando nello specifico, il gruppo Fiat Chrysler domina il mercato in questo primo semestre con il 28,5% della quota dell’intero mercato vendite, e ancora non c’erano sul mercato i due nuovi lanci pompatissimi in casa Fca con la Nuova Giulia 2015 e soprattutto la Nuova 500 uscite settimana scorsa. La crescita del gruppo di Marchionne è del 17% rispetto ai primi mesi del 2014, mentre in questo giugno l’aumento netto è del 20%. Seguono un po’ staccate il gruppo Volkswagen con la quota al 13,4%, gruppo Psa con il 9% e Renault con l’8,9%. Come già illustrato dal rapporto Unrae mostrato dal Sussidiario, le prime 5 auto vendute sono tutte incredibilmente italiane e ancora Fca può festeggiare: Panda, 500L, Ypsilon, Punto e 500 che fanno il 22% dell’intero mercato. Ancora belle notizie anche nel mercato del segmento grande:e Jeep Renegade dopo poche settimane nei concessionari sono già tra le più vendute del settore, mentre la regina del mercato diesel è, guarda un po’, ancora Fiat con la 500L Diesel.
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