Tale figlio, tale padre. In questo caso i ruoli si invertono e il padre prende le orme del figlio. Stiamo parlando della notizia, rimbalzata nelle ultime ore dopo il comunicato ufficiale della nota azienda di car designer: Giorgetto Giugiaro, storico disegnatore di auto e presidente onorario di Italdesign, segue le orme del figlio Fabrizio e si dimette dalla carica lasciando anche le sue ultime quote dell’azienda fino a ieri controllata al 90% dal Gruppo Volkswagen, e che ora possiede per intero dopo il 10% lasciato da Giugiaro. Ambasciatore italiano dell’industrial design, Giorgetto vanta almeno sessant’anni di attività: dal 1955 ha realizzato più di 200 auto in tutto il mondo con le maggiori Case Automobilistiche. Ideando ad esempio la prima Golf di Vw o il primissimo modello di Panda, Giugiaro ha di fatto rappresentato per decenni un’eccellenza di lusso del made in Italy. L’azienda che porta addirittura il suo nome si vede dunque privata del suo capostipite, che segue di pochi mesi la decisione del figlio Fabrizio che in ottobre aveva già abbandonato ogni incarico operativo. I motivi del lascito? Lo stesso Giugiaro Senior li spiega in maniera caustica, «preferisco dedicarmi alla famiglia e ai miei interessi personali; ma la mia decisione non influirà l’andamento della compagnia che attraversa un ottimo percorso di crescita, con nuove assunzioni in quest’anno e in generale sono 200 in nuovi arrivi negli ultimi 5 anni, a testimonianza della grande efficienza di Italdesign Giugiaro», afferma in un comunicato. La società ringrazia ribadendo i valori decisivi che Giorgetto ha assicurato in tutti questi anni: «metodo di lavoro, flessibilità, pionieristica combinazione tra stile e progettazione oltre allo sviluppo del prodotto sono ora bagaglio culturale dei 1000 dipendenti e sono valore aggiunto per l’intero Gruppo». Nessuna conferma sulle voci secondo le quali le dimissioni sarebbero legate a un progressivo distacco dal gruppo tedesco e in particolare all’uscita di Ferdinand Piech, il presidente del consiglio di sorveglianza della Volkswagen che ha lasciato l’azienda dopo lo scontro con l’amministratore delegato Martin Winterkorn. Con Piech, Giugiaro aveva infatti un rapporto molto stretto e di lunga data.
Famiglia Giugiaro fuori dall’azienda Giugiaro, una storia che finisce. Una storia gloriosa. Tutto iniziò nell’anno fatale 1968, quando un trentenne di nome Giorgetto Giugiaro fondò assieme a Aldo Mantovani Italdesign Giugiaro, un’azienda che nei decenni successivi avrebbe rivoluzionato il modo di concepire l’oggetto automobile. La prima operazione arrivò nel ’71, l’Alfasud: da quell’anno in poi Giugiaro e i suoi collaboratori hanno creato il design di oltre 200 modelli di vetture, pari ad oltre 60 milioni di auto prodotte in serie dalle più importanti Case automobilistiche di tutto il mondo, ben oltre la Panda, la Golf e la Lancia Delta, i 3 modelli più famosi e venduti tra le sue opere: per esempio le prime generazioni di Punto e Audi 80 si devono a Giorgetto, ma non solo. L’Alfetta Gt di Alfa Romeo e la Brera, la De Tomaso, la Lotus Esprit, la Ghibli di Maserati e la Bora, e potremmo andare avanti per molto: il suo genio ha attraversato mezzo secolo di innovazione e di leggende a 4 ruote, molte delle quali scaturite proprio dalla fulgida mente di Giorgetto Giugiaro. E neanche il figlio potrà contribuire: father & son, un destino comune lontano dalla loro azienda.