La Germania invade un pezzo di Finlandia. No, tranquilli, guardate in testa alla pagina e vedete “Motori” e non “Esteri”, dunque non stiamo parlando di guerra improvvisa. Trattiamo di motori, di strade, di mappe: una guerra di strategie industriali e di piani di mercato che sta appassionando i retroscenisti di tutto il mondo. Ma come, con delle mappe? Andiamo con calma, innanzitutto i fatti: un altro pezzo della Finlandia, cioè di Nokia, se ne va, direzione Germania e nello specifico verso le 3 grandi case automobilistiche teutoniche più famose al mondo. Bmw, Mercedes Daimler e Audi si sono aggiudicate le mappe Here della Nokia per una cifra attorno ai 2,8 miliardi di euro e a darne la notizia è direttamente la società di Espoo. I tre acquirenti avranno una pari partecipazione della piattaforma nata in seguito all’acquisto di Navteq del 2008 che fornisce informazioni ai sistemi di navigazione e alle sue applicazioni per tutti i sistemi operativi mobili. Un accordo a suo modo storico quello tra Nokia e le case tedesche che verrà finalizzato nel primo trimestre dell’anno prossimo: un’acquisizione che ha due diversi scopi e molto specifici. Per prima cosa servirà a mantenere la piattaforma Here aperta e indipendente a favore dell’intero comparto dell’automobile e, in secondo luogo, tutto ciò suggerisce un tentativo piuttosto evidente di fare squadra unita contro i concorrenti non teutonici come ad esempio Fiat Chrysler. La versione ufficiale è invece lasciata alle parole di un comunicato di Bmw in cui si dice che «l’acquisizione ha lo scopo di assicurare la disponibilità a lungo termine di Here come piattaforma indipendente per mappe e altre soluzioni». Che sia contro le rivali colossi dell’auto come Fca, Toyota, Ford o Peugeot, o invece per fare fronte comune sul settore auto, la questione che sembra più importante è il timore che in molti a livello industriale hanno per le trame silenziose trame che provengono da Mountain View. Quest’impegno senza precedenti delle case automobilistiche tedesche rappresenta, come ha anticipato anche il Wall Street Journal qualche giorno fa, la volontà di mantenere il controllo sulla creazione ed elaborazione di dati utili ai sistemi di guida autonoma, campo in cui si è affacciata in maniera appunto silenziosa ma prepotente Google. Here si è proposta con l’utilizzo delle informazioni delle auto, di poter aggiornare le mappe in tempo reale, rendendo i percorsi leggibili da vetture senza guidatore, e ovviamente sta facendo molta gola alla mega società del motore di ricerca più famoso e utilizzato al mondo. Una prova di questo interessamento? In primissima fila per l’acquisto di Here c’era Uber, l’arrembante sistema di “new taxi” sostanzialmente controllata da Google. Nokia ha scelto sì la garanzia migliore dal punto di vista economico di Audi, Bmw e Mercedes, ma soprattuto ha voluto sincerarsi che Google non mettesse le mani sull’oro potenziale che sono i dati e le info riportate da Here. Un servizio che fornisce mappe in oltre 190 paesi, in 95 dei quali è previsto la guida vocale geolocalizzata in 50 lingue, per il board finlandese non andava svenduto ai grandi rivali di Mountain View. La guerra è dunque solo alle prime schermaglie e promette numerosi colpi di scena nei prossimi mesi: come reagirà Google? E soprattutto, il futuro sarà davvero la macchina autonoma?