Durante il Salone di Francoforte 2015, in programma dal 17 al 27 settembre, Audi presenterà il suo prossimo traguardo nel campo dell’illuminazione per autoveicoli. La casa tedesca svelerà infatti le nuove luci in tecnologia Matrix OLED che permettono di raggiungere un livello di omogeneità luminosa inarrivabile in precedenza, e aprono a nuove possibilità creative nel campo del design. I primi progetti sono dedicati all’applicazione in serie della tecnologia OLED nelle luci posteriori e saranno mostrati per la prima volta sulla concept car di Francoforte. In ogni unità OLED (dall’inglese Organic Light Emitting Diode) due elettrodi, dei quali almeno uno è trasparente, incorporano svariati sottili strati di materiali organici semiconduttori. Un basso voltaggio DC (tra i 3 e i 4 volt) attiva i singoli strati, ciascuno dei quali ha uno spessore di meno di un millesimo di millimetro, generando luce. Il colore dipende dalla composizione molecolare della sorgente luminosa.
A differenza delle sorgenti luminose puntiformi, come i classici LED che sono composti da cristalli semiconduttori, gli OLED sono sorgenti luminose piatte. Audi fa sapere che la luce emessa ha valori di omogeneità prima impossibili da raggiungere a cui si aggiunge la possibilità di variarne in continuazione l’intensità. Le luci non creano nessuna ombra e non richiedono l’uso di riflettori, guide o altri componenti ottici di questo tipo e ciò concorre a rendere le unità OLED efficienti e leggere. In aggiunta, difficilmente necessitano di raffreddamento.
Audi ha già mostrato il potenziale della tecnologia OLED in modelli e “maquette” a scopo dimostrativo, quali lo “OLED lighting”, gli OLED multi-colore inseriti in una silhouette della macchina e “the Swarm”, un concept con un display OLED tridimensionale. Un altro benefit degli OLED è il fatto che possono essere suddivisi in piccoli segmenti che possono essere controllati a diversi livelli di brillantezza. In aggiunta, sarà possibile creare unità OLED composte da parti trasparenti e altre dai diversi colori: ciò permette nuove possibilità di illuminazione in cui il passaggio tra i colori diventa estremamente veloce.