Una Panamera più lunga di 15 centimetri e quattro nuove versioni della quattro porte di Stoccarda. Questo sarà il piatto forte del Salone di Los Angeles per Porsche. Dal 18 al 27 Novembre, nella città californiana verranno, infatti, presentate, in anteprima mondiale, le ultime evoluzioni della Panamera nella nuova versione Executive: la Turbo Executive da 550 cavalli (prezzo di listino 172.140 euro), la 4S Executive che ne ha 440 (131.514 euro), la 4 E-Hybrid Executive che in totale sfoggia 462 cavalli (119.208 euro a cui il listino aggiunge, non si sa perché, un centesimo) e la 4 Executive che ne ha 330 (106.748 euro).



La novità più importante riguarda la motorizzazione base della quattro porte di Casa Porsche: un turbo a sei cilindri da 3 litri a benzina che verrà adottato nella Panamera 4 Executive sia nella Panamera a trazione posteriore e nella Panamera 4 a trazione integrale. Con uno sguardo alla Cina e con l’altro ai tycoon russi che viaggiano con autista e hanno bisogno di già spazio per i stendere le gambe, Porsche presenterà a Los Angeles anche una versione allungata di meno di una spanna della Panamera tradizionale.



Le nuove versioni della Porsche Panamera Executive hanno di serie il tetto panoramico, sedili comfort dotati di numerose regolazioni elettriche, sedili anteriori e posteriori riscaldabili e sospensioni pneumatiche adattive incluso sistema di ammortizzazione a controllo elettronico (Porsche Active Suspension Management, PASM). Di serie è presente anche un tendalino avvolgibile dietro i sedili posteriori.
Le versioni 4S e Turbo hanno anche, asse posteriore sterzante e porte con Soft Close. La Panamera Turbo Executive, il modello più potente della gamma, esce dallo stabilimento di Lipsia con il climatizzatore automatico a quattro zone, i fari principali a LED incluso Porsche Dynamic Light System (PDLS) e luce ambientale.



A pagamento, invece, per la zona dei sedili posteriori, un’ampia consolle centrale e, in base al mercato, possono essere inclusi su richiesta due tavolini ribaltabili integrati e un collegamento induttivo tra l’antenna e smartphone.  E a pagamento è anche il Porsche Rear Seat Entertainment di ultima generazione con display da 10,1 pollici multifunzionali, estraibili e integrati sul retro degli schienali dei sedili anteriori che possono essere utilizzati anche come tablet fuori dalla vettura.

Anche se gli Stati Uniti è uno dei mercati principali per il costruttore super-premium del gruppo Volkswagen, la scelta della California per presentare automobili che  non riescono in ogni caso a consumare meno un litro per dieci chilometri ed emettono dai 178 ai 215 grammi di anidride carbonica ogni chilometro sembra azzardata. Ma in fatto di numeri, Porsche  potrà vantare quelli eccezionali della versione ibrida della quattro porte da un paio di tonnellate: 2,5 litri di carburante per 100 chilometri e 56 grammi di Co2 al chilometro. Basta far finta di credere non alle misurazioni, per carità ineccepibili, ma ai criteri stabiliti per calcolare consumi ed emissioni nelle auto ibride.  In ogni caso, Porsche nei primi 10 mesi di quest’anno ha venduto 178.314 super car con un aumento del 3 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di una percentuale identica è cresciuto il numero delle auto vendute negli Stati Uniti (44.752), un dato che dimostra come Porsche sia riuscita nel difficile lavoro di differenziarsi rispetto ai guai nordamericani del gruppo al quale appartiene, forse anche grazie all’ottima fama di cui gode preso i clienti che la porta in cima alle classifiche di gradimento.