Vi ricordate l’Auto dell’anno del 2012? Per quanto valgono questi tipi di competizione, non ricordiamo neanche quella dello scorso anno, ma quella del 2012 ce la ricordiamo bene. L’altisonante titolo fu assegnato a un fantasma, ovvero a un’auto che in pochi hanno visto dal vero viaggiare sulle strade del vecchio Continente: l’Opel Ampera. Era un macchinone pesante che voleva sembrare sportivo e costava una follia, con addirittura tre motori: due elettrici e un 1400 a benzina che serviva solo a supportare i primi due. Nel 2012 Opel ne ha venduti circa 5000 esemplari, l’anno seguente 3500, quello dopo soltanto un migliaio. Poi se ne sono perse le tracce.



In questi giorni il ceo di General Motors, l’“amica” di Sergio Marchionne Mary Barra, ha annunciato che nel 2017 arriverà la prima vettura elettrica di Opel e si chiamerà Ampera-e. A parte il nome, le due vetture non avranno nulla in comune. E questo è sicuramente un bene. Dovrebbe essere la copia della Chevrolet Bolt presentata al Ces, il salone dell’elettronica di Las Vegas il mese scorso, che usa batterie di nuova generazione piatte montate sotto l’abitacolo per favorire l’abitabilità interna. La Bolt ha un’autonomia di 320 chilometri, ricarica l’80% delle batterie in meno di un’ora e impiega 7 secondi per arrivare a 100 chilometri all’ora. Per l’Ampera-e è previsto un prezzo d’acquisto competitivo per favorirne la diffusione. Negli Usa la Bolt costa circa 27.000 euro. Di una cosa però siamo certi: Opel questa volta difficilmente impiegherà risorse ed energie per farla diventare “Auto dell’anno”.



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