E così anche questo Salone dell’Auto ce lo siamo lasciato alle spalle. Domenica sera, il 13 marzo, dopo 11 giorni di presentazioni, conferenze e immancabili belle ragazze agli stand, l’86mo Salone Internazionale di Ginevra ha chiuso i battenti. Dove essere il “Salone della ripresa”, ma i numeri non sono poi così entusiasmanti: i visitatori registrati risultano essere 690mila. Certo, non sono gli oltre 700mila biglietti che il Salone contava di staccare, ma si tratta comunque di numeri che confermano la tenuta della manifestazione, per quanto quello 0,7% in più di pubblico rispetto al 2015 (che coi suoi 682mila partecipanti invece aveva segnato un dignitoso +1,8% rispetto al 2014) non autorizzi propriamente a parlare di un’annata “eccezionale”, com’è stata definita dagli organizzatori.



A sentire il presidente della manifestazione, Maurice Turrettini, quello appena conclusosi «È stato un salone magnifico. Gli stand erano da sogno, molti i nuovi procotti, e il pubblico è accorso all’appuntamento. Siamo molto orgogliosi di avere il privilegio di accogliere ogni anno il mondo dell’automobile nelle sale del Palexpo , e ringraziamo gli espositori per la loro fiducia e il loro impegno». Già, gli epositori.  Turrettini fa bene a lisciarli. Perché se i visitatori non mancano, sono altri i numeri a preoccupare gli organizzatori, che realizzano i loro bilanci, oltre che sui biglietti venduti, anche, se non soprattutto, sugli stand e gli spazi assegnati. Quest’anno, infatti, hanno dato forfait più o meno un decimo degli espositori, che erano soltanto 200 rispetto ai 220 del 2015, già in calo dagli oltre 250 del 2014. E anche le anteprime sono calate di conseguenza: 120 novità assolute presentate, contro le 180 dell’anno precedente.



Per ora, fortunatamente, il pubblico, la cui crescita è inversamente proporzionale alle defezioni degli espositori, non se n’è accorto: il Salone di Ginevra, l’unico a cadenza annuale (Parigi e Francoforte si alternano invece a settembre degli anni rispettivamente pari e dispari), continua ad attirare più della metà dei visitatori dalla Svizzera, la cui – ridotta – estensione territoriale agevola spostamenti di questo tipo. Gli altri? Quest’anno arrivano da non molto lontano: il 30% dalla Francia, il 6% dall’Italia, il 3% dalla Germania, l’1% dall’Austria e il 9% da altri paesi con percentuali inferiori all’unità. Chissà in quanti torneranno l’anno prossimo. Lo scopriremo dal 9 al 19 marzo 2017, all’87 ° International Motor Show si terrà dal 09-19 Marzo al 2017.



Marina Marinetti