Mitsubishi come Volkswagen? Assolutamente no – e perdonate l’ossimoro – almeno secondo la casa giapponese, che ieri ha diramato un comunicao ribadendo come le auto importate in Europa rispettino le normative del Vecchio continente e i problemi circa le emissioni riguardino unicamente le auto prodotte e vendute in Giappone. Ricordiamo che, a seguito dell discrepanze emerse in fase di test da Nissan, di cui Mitsubishi è fornitore, la casa ha ammesso di aver falsato i dati relativi alla pressione delle gomme di 625mila automobili per ottimizzare i consumi di carburante.



«Quanto già segnalato dalla Corporation stessa al Ministero dei Trasporti Giapponese – spiega Maurizio Melzi, p.r. di M.M. Automobili Italia, il gruppo che distribuisce il marchio in Italia – può essere riferito anche ad altri modelli distribuiti – attualmente o in passato – sul mercato Giapponese. Anche per questi modelli l’alterazione rilevata è riferita alla vigente normativa Giapponese; confermando quindi che le metodologie di test ed i dati riportati per le vetture dotate di certificazione Europea sono in accordo con i test di omologazione europei, che seguono differenti normative. MMC ha inoltre confermato che dal 25 aprile è insediata una commissione di esperti esterni, chiamata dalla Corporation a valutare le cause, le modalità ed ogni altro aspetto inerente alla vicenda».

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