Questa volta un segno meno c’è stato, ma poi è tornato il segno più. L’estate 2016 a luglio ha visto per la prima volta dopo 34 mesi il mercato dell’auto in Europa calo (-1,8% con 1.163.087 vetture immatricolate). Un calo leggerissimo, considerato soprattutto che poi ad agosto è tornata la crescita (+9,5% a 855.466 unità), tanto che il cumulato gennaio-agosto è in cescita del 7,8% a 10.110.731 immatricolazioni, ma pur sempre un calo. In realtà tutti i mercati europei, in questi primi otto mesi del 2016, sono cresciuti. Ma Svizzera e Olanda no. Perché quest’ultima, in particolare, ha accelerato il proprio percorso verso una mobilità più sostenibile con target sfidanti fino al 2025 e sta affrontando un momento di attendismo sul mercato.
«Il segnale che arriva dall’Olanda non dovrebbe essere sottovalutato – ha detto Romano Valente – Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – perché conferma che il percorso verso una nuova mobilità sostenibile va preparato ed accompagnato». Un percorso che riguarderò anche il nostro paese, che, sottolinea Valente, «si avvia ad affrontare i mesi autunnali con i consueti temi che ci aspettano al varco: i piani antismog, estemporanei, urgenti, le limitazioni al traffico scollegate, anche a livello di Direttiva. Nel nostro Paese – conclude Valente – il bisogno di una cabina di regia è avvertito con urgenza e meglio se coordinata da un Mobility Champion – come abbiamo già proposto – che sappia guidarla per armonizzare, impostare ed implementare gli interventi necessari a garantire una mobilità fruibile alle famiglie».
Nel periodo gennaio-agosto 2016 tra i grandi costruttori il gruppo Fca nel suo complesso è quello con la miglior performance: +15,9%, con tutti i marchi in positivo, compresi Lancia e Alfa Romeo, che di solito non brillavano per risultati. Tra i marchi premium, Bmw e Mercedes sono più o meno appaiate e guardagnano rispettivamente il 12,3% e il 14%. Tra le due case tedesche, Bmw rimane in testa nelle vendite globali in numeri assoluti di vendite: 636mila contro le 590mila di Daimler. Tra i marchi minori, spicca il buon risultato di Jaguar Land Rover che cresce nelle vendite del 19,6%, come Honda che segna un +30,9%. A soffrire è soprattutto il gruppo Volkswagen (+2,9%) con il marchio omonimo che perde lo 0,4%. Che in un mercato che cresce del 7,8% significa perdere opportunità di vendita.