Se il 2015 si era chiuso con un netto trend positivo rispetto al 2014, il 2016 verrà ricordato come l’anno del record per la filiale italiana di Jaguar Land Rover: con 26.488 unità immatricolate il gruppo un incremento del 33.3% rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda il solo marchio Jaguar, il 2016 si chiude con un incremento di quasi il 200% a quota 4.912 auto vendute, il miglior risultato dal 2009. A trainare le vendite, il primo crossover del giaguaro, F-Pace, che, a meno di 8 mesi dal lancio, ha quasi raggiunto la quota di 2.300 vetture in circolazione in Italia. Ma anche l’introduzione della trazione integrale sulle berline Jaguar XE e XF  ha fatto la sua parte, portando le vendite delle due versioni a circa 2.400 unità, con un 65% di  contratti effettuati  proprio per la versione AWD (All Wheel Drive).



Ottimi i risultato anche per Land Rover, che nel 2016 ha segnato un record storico con 21.576 unità vendute, in crescita del 18.4% rispetto al 2015, una crescita maggiore rispetto a quella registrata dal mercato dell’auto che ha ottenuto il  +16.2 % rispetto al 2015. Merito del successo di Discovery Sport,  con circa 7.200 vetture immatricolate, ma anche del continuo apprezzamento riscosso da  Range Rover Evoque. A sei anni dal lancio, questo modello non accenna ad alcun declino, anzi incrementa sensibilmente le vendite e, con un aumento del +28.7% rispetto al 2015, ha superato le 10.000 unità



«Il mercato italiano ha confermato il proprio apprezzamento per i marchi Jaguar e Land Rover – commenta Daniele Maver, Presidente e Amministratore Delegato di Jaguar Land Rover Italia – I risultati conseguiti rappresentano un importante riconoscimento all’evoluzione ed innovazione dei nostri prodotti. E’ veramente stimolante vedere, da un lato, il grande favore del pubblico per F-Pace che ha introdotto Jaguar in un segmento completamente nuovo e, dall’altro, la continua ascesa di Range Rover Evoque che, nonostante il suo posizionamento premium nella parte alta del segmento ed il ciclo di vita del prodotto, non manifesta alcun segnale di invecchiamento, anzi cresce di quasi il 30%».