L’entrata in vigore delle nuove etichette per i carburanti (benzina, gop e gasolio), avvenuta un po’ sotto traccia e che oggi ha colto di sorpresa molti, vuole essere una sorta di “guida” e anche uno strumento visivo per tutti i consumatori quando vanno a rifornire presso i distributori il proprio veicolo. Infatti, i suddetti bollini saranno applicati sulle stesse colonnine che erogano i carburanti e anche tutte le autovetture che saranno immatricolate a partire da oggi dovranno essere dotate di questo sistema di riconoscimento, mentre saranno esentati i veicoli già in circolazione. Intervenuto in proposito per commentare la novità, Martino Landi ha spiegato che la nuova normativa “avvicinerà la rete italiana agli standard europei”; inoltre, il presidente di Faib-Confesercenti ha aggiunto che il nuovo sistema visivo garantirà anche maggiore trasparenza verso i consumatori. (agg. R. G. Flore)
ECCO QUALI SONO I BOLLINI
A partire da oggi, venerdì 12 ottobre 2018, benzina, gasolio e gpl cambiano nome: riforma per le etichette dei carburanti, con bollini con diverse forme a seconda dei tipi. La benzina verde avrà un’etichetta circolare e sarà indicata con la sigla E10 (composta al 10 per cento da etanolo) e ci saranno anche la benzina E5 e quella E85. B7 sarà l’etichetta del gasolio, che avrà sul bollino la quantità percentuale di biodiesel presente: le alternative saranno il B10, il B30 e il B100, più rari. Per quanto riguarda la variante sintetica, ci sarà la sigla XTL. A forma romboidale, i combustibili gassosi saranno invece indicati H2 per l’idrogeno, CNG per il metano e LPG per il Gpl (gaso di petrolio liquefatto). Ricordiamo che le etichette saranno anche obbligatorie sulle auto di nuova immatricolazione: i bollini saranno incollati sul tappo del serbatoio. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ADDIO A DIESEL E SENZA PIOMBO
Se questa mattina qualcuno di voi si sarà recato dal benzinaio a fare il pieno, avrà scoperto delle nuove etichette sulle pompe del distributore. Entrano infatti in vigore da oggi le nuove etichette applicate a benzina, gasolio e altri carburanti, per uniformare l’Italia al resto dell’Europa. Nulla di complicato, fatto sta che da oggi in avanti troveremo associato al classico nome benzina, gasolio, gpl e via discorrendo, anche una sigla. Per farla breve, la verde sarà indicata con la lettera E, mentre la B indicherà il diesel, e LPG, il Gpl o altre sigle. La normativa prevede che a fianco della lettera venga aggiunto anche un numero per indicare la percentuale di etanolo contenuta nella verde, ma visto che in Italia non esiste combustibile addizionato, il numerino di cui sopra lo troveremo solamente oltre i confini. Tale modifica è stata approvata nel 2014 a livello europeo, e in Italia introdotta con decreto legislativo nel 2017, e quindi entrata in vigore da oggi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NOVITA’ PER I CARBURANTI
Dunque, sarà abbastanza semplice adattarsi ai nuovi simboli per le varie tipologie di benzina, che chiariscono i dubbi che spesso si incontrano viaggiando attraverso i diversi stati dell’Unione Europea. Cosa non cambierà, purtroppo per i consumatori? Ovviamente i prezzi, che in un momento di caro-benzina abbastanza duro, resteranno invariati a prescindere dal cambio di denominazione. Una situazione che dovrà essere calmierata ma che per ora non farà registrare cambiamenti: la differenza tra “benzina” e “diesel”, al di là di cerchi e triangoli, potrà essere facilmente individuata dalla solita differenza di prezzo, che come sempre potrà comunque oscillare a seconda della pompa di benzina dalla quale ci si servirà. (agg. di Fabio Belli)
I NUOVI SIMBOLI
Un cerchio, un quadrato e un rombo: non sono nuovi complicati problemi geometrici ma le semplici quanto interdette, almeno per l’inizio, modalità per riconoscere i carburanti che cambieranno da domani. La direttiva Ue cambia tutto e rende di certo migliore la situazione nel Continente quando soprattuto si passa da uno Stato all’altro, con il rischio spesso di sbagliare alle stazioni di servizio per la totale differenza di sigle e immagini da una nazione all’altra. Ora tutti saranno tutti uniformati, con etichette nuove che potranno mettere in difficoltà all’inizio specie chi non è avvezzo ai viaggi europei ed è abituato alla cara vecchia benzina verde, diesel e gpl. Un piccolo consiglio per chi di norma fa rifornimento ai self service dove non ci sarà nessun benzinaio che potrà spiegare nel dettaglio come cambiano le etichette: guardate sempre i prezzi, laddove vi siano diversi “cerchi verdi”, ovvero tutte benzina, per capire quale è la “vecchia benzina verde semplice” basterà vedere quella che costa meno rispetto agli altri cerchi verdi che troverete.
RIVOLUZIONE BENZINA CON DIRETTIVA UE
Cambiano le denominazioni per il carburante: da domani 12 ottobre troveremo etichette – tonde o quadrate, di diverso colore – e sigle, formate da lettere e numeri. Non più “verde”, gasolio, metano o gpl: potete dire addio a queste denominazioni. Lo stabilisce una nuova direttiva, “EN 16942”, che ottempera all’art. 7 della Direttiva DAFI 2014/94/UE sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi. Lo scopo non è rendere complessa la sosta alla stazione di servizio, anche se inizialmente non mancheranno incertezze, ma al contrario agevolarla uniformando la comunicazione a livello europeo. In questo modo gli automobilisti che viaggiano in altri Paesi UE, di cui magari non conoscono la lingua, non avranno dubbi sul rifornimento da fare. La norma, quindi, definisce i nuovi standard per tutti e 28 gli Stati membri dell’Unione europea, nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Lichtenstein, Norvegia) e anche in Serbia, Macedona, Svizzera e Turchia. Dopo la Brexit, l’Inghilterra deciderà autonomamente se confermarsi allo standard o meno.
CARBURANTI, CAMBIANO I NOMI: ECCO COME SI CHIAMERANNO
Le stazioni di servizio dovranno apporre le etichette sui distributori e sulle pistole di erogazione. I costruttori, invece, dovranno indicare l’etichetta giusta sul manuale d’uso e manutenzione, oltre che sui tappi dei carburanti dei veicoli immessi sul mercato per la prima volta o immatricolati dal 12 ottobre. Tra questi sono compresi ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, autovetture, veicoli commerciali leggeri, veicoli commerciali pesanti e autobus. Nessun obbligo invece è previsto per i mezzi che sono già in circolazione. L’etichetta sarà di forma circolare per tutti i tipi di benzina, mentre sarà quadrata per l’etichetta del diesel. Nel primo caso conterrà la lettera E, e un numero progressivo che indicherà la percentuale dei componenti (ad esempio E5 per alcol etanolo pari al 5%; E10 per il 10% e così via). Nell’altro caso conterrà la lettera B, che indica i componenti di biodiesel (sarà B7 per un gasolio con biodiesel al 7%, B10 al 10% e B100 indica il puro biodiesel). Per il gasolio sintetico non derivato dalla raffinazione del greggio è prevista la sigla XTL. Il bollino sarà a forma di rombo per i combustibili gassosi, mentre le sigle saranno H2 per l’idrogeno, CNG per il gas naturale compresso (metano per auto), LNG per il gas naturale liquefatto (metano liquido) e LPG per il gas di petrolio liquefatto. Per i veicoli elettrici e ibridi plug-in è ancora in via di definizione l’etichetta. Se l’auto non è nuova e, quindi, non ha indicazioni sul tappo del serbatoio e sul libretto di uso e manutenzione, rivolgetevi al gestore della stazione di servizio per capire quale benzina scegliere tra E5, E10 e E85.