Il bollo auto a consumo potrebbe non essere l’unica novità in arrivo per quel che riguarda la tassa sulla circolazione dei veicoli. Sembra infatti che ci sia l’intenzione, quanto meno da parte della Lega, di abolire il bollo per le auto storiche con più di 20 anni. Di fatto si andrebbero ad aiutare i collezionisti di auto, che spesso magari nemmeno usando frequentemente le vetture che hanno, considerate anche un importante patrimonio storico utile in diverse circostanze. Non solo, per esempio, per raduni e rievocazioni storiche, ma anche per la realizzazione di film o serie ambientate nel passato. Le auto storiche resterebbero comunque vincolate alla revisione periodica. Le spese per un simile intervento non dovrebbero essere elevate considerato il numero delle auto immatricolate più di 20 anni fa. Vedremo se questa misura arriverà prima o dopo il bollo auto a consumo di cui si è ripreso recentemente a parlare.
BOLLO AUTO A CONSUMO
Se n’era parlato quando era stato stilato il contratto di Governo tra Lega e Movimento 5 Stelle, ma ora che si sta discutendo la Legge di bilancio torna a galla il bollo auto a consumo. Il Giornale ricorda che il ministro per l’Ambiente Sergio Costa ha detto che chiederà al ministero dei Trasporti di valutare una proposta “per l’aggiornamento delle tasse automobilistiche utilizzando il criterio del bonus malus”. Questo potrebbe voler dire due cose: o legare il costo del bollo all’inquinamento generato dal veicolo, oppure considerare l’uso che viene fatto del vicolo stesso. È chiaro infatti che chi usa meno la macchina, consuma di meno e quindi consuma di meno. Certo è che nel caso si arrivasse a una tassa di circolazione basata sull’utilizzo della vettura, allora bisognerebbe far sì che ci siano degli appositi rilevatori gps in grado di tenere sott’occhio la percorrenza.
CHI INQUINA PAGA
Come si diceva, il tema di un bollo auto a consumo era già emerso al momento della stesura del contratto di governo. Nel documento si parla, infatti, di introduzione o sperimentazione di “meccanismi premiali per l’incentivazione dei mezzi a bassissime emissioni, applicando la regola comunitaria del ‘chi inquina paga’”. Anche in questo caso l’interpretazione può essere appunto quella di pagare a seconda dell’utilizzo del veicolo che viene fatta. Bisognerebbe però capire se le dichiarazioni di Costa porteranno o meno a dei provvedimenti nel breve termine. Non bisogna dimenticare che il bollo auto viene riscosso dalle Regioni e forse per portare a un cambiamento nel modo di calcolare l’importo della tassa bisognerà fare in modo di raggiungere prima un accordo con gli enti locali. Cosa che potrebbe richiedere diverso tempo.