Il bollo auto potrebbe molto presto cambiare dal punto di vista dei bonus e dei malus. Il calcolo di questo potrebbe portare a importanti differenze rispetto al passato, cercando di tenere conto soprattutto dell’inquinamento delle autovetture. Fino a oggi il bollo è stato di fatto una tassa sul possesso di un’automobile, ma le novità porteranno questo a trasformarsi in una tassa al consumo di carburante. Al momento attuale si parla solo di una proposta di legge, ma qualora questa dovesse passare e diventare legge di fatto cambierebbero molte cose. Ad annunciare queste differenze è stato Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente, che sottolinea come il criterio utilizzato sarà quello del “bonus e malus”. Ci saranno degli incentivi per chi utilizza meno la macchina, mentre delle penalizzazioni per chi inquina maggiormente e consuma di più. Diventerà dunque fattore discriminante anche la quantità di emissioni prodotte da ciascun mezzo.
Bollo auto, come cambiano bonus e malus? La differenza tra tassa diretta e indiretta
Nell’ipotetico cambiamento del calcolo del bollo auto ci sono ulteriori particolari da calcolare, tra questi il fatto se si tratterà di una tassa diretta o indiretta. Nel primo caso ci troveremo di fronte all’introduzione di alcuni dispositivi in grado di misurare i chilometri percorsi. Nel secondo invece si lavorerà per calcolare la quantità di CO2 prodotta. Entrambi i calcoli non sono di certo facili e porteranno allo studio accurato della soluzione meno invadente e più facile da praticare. Le ultime indiscrezioni fanno pensare che la soluzione più vicina alla realtà sia quella della tassazione indiretta. Anche il Parlamento dell’Unione Europea si starebbe muovendo in questo modo. L’obiettivo è quello di introdurre una tassa unica calcolata in base a inquinamento e chilometri percorsi. In questo caso sarà importante installare una sorta di scatolina all’interno delle autovetture per calcolare con precisione e poi certificare la percorrenza di ogni singolo veicolo.