Amag, terminata la messa in regola dei motori diesel Volkswagen: l’importatore svizzero di vetture del noto marchio ha ufficializzato di aver terminato la sua campagna destinata ad aggiornare i software dei motori diesel dopo le irregolarità emerse sul sistema di controllo anti-inquinamento. Come sottolineato da Tio.ch, l’azienda con sede a Zurigo si è detta soddisfatta dell’operazione, definita un «successo». Lo scandalo dieselgate ha avuto grande risonanza presso l’opinione pubblica e l’aggiornamento ha chiamato in causa i software di circa 165 mila veicoli immatricolati in Svizzera e dotati di un motore EA 189. Ad alcune di queste automobili è stato inoltre aggiunto un trasformatore di flusso. Le operazioni erano iniziate nella primavera del 2016 e, dopo oltre due anni, oggi è terminato il processo.



AMAG VOLKSWAGEN, LO SCANDALO DIESELGATE

«I clienti possono oggi contare su un veicolo assolutamente a norma che, grazie all’aggiornamento del software, può anche beneficiare delle conoscenze tecniche acquisite negli ultimi anni nella ricerca sui motori diesel», il commento di Amag riportato dai colleghi di Tio.ch. Ricordiamo che il caso dieselgate aveva coinvolto 180 mila vetture solo in Svizzera: Volkswagen, recentemente nella bufera per aver utilizzato cavie umane e scimmie per i test sui gas di scarico, era stata accusata di aver equipaggiato milioni di auto con un software che minimizzava il livello di emissioni di fas nocivi durante il controllo dell’inquinamento. Una vicenda costata cara all’azienda tedesca: 22 miliardi di dollari di multa solo negli Stati Uniti d’America per «aver equipaggiato le sue auto diesel di software non conformi in materia di sistemi di anti-inquinamento»

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