Lo aveva annunciato già al termine del summit” sulla pedofilia dello scorso febbraio con tutti i capi dei vescovi del mondo riuniti in Vaticano, ma ora è uscito ufficialmente: si tratta del “Motu Proprio” di Papa Francesco sugli abusi contro i minori compiuti da uomini di Chiesa, un documento assai ricco in cui vengono date direttive e disposizioni in merito al comportamento che il Vaticano dovrà tenere d’ora in poi sul gravissimo male della pedofilia. Sulla scia degli sforzi compiuti da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, Papa Bergoglio espone il “Vos estis lux mundi” (“Voi siete la luce del mondo”, ndr) reso noto da oggi ma in vigore dal 1 giugno prossimo, con norme approvate ad experimentum per un triennio. «I vescovi dovranno rendere conto del loro operato contro gli abusi. Delle omissioni e anche di coperture e insabbiamenti. Scatta l’obbligo di denuncia di ai rispettivi superiori per preti e religiosi. E ogni diocesi dovrà dotarsi di un sistema facilmente accessibile al pubblico per ricevere le segnalazioni». sono le “svolte” riassunte da Vatican Insider all’interno del Motu Proprio. All’interno del documento, il Papa ricorda che «crimini di abuso sessuale offendono Nostro Signore, causano danni fisici, psicologici e spirituali alle vittime e ledono la comunità dei fedeli», e menziona la responsabilità specifica «che hanno i successori degli apostoli nel prevenire questi reati».



IL MOTU PROPRIO DI PAPA FRANCESCO

Come noto, il Motu Proprio è un formula latina che letteralmente viene tradotta “di propria iniziativa” ma che rappresenta nella storia della Chiesa un documento che il Papa espone senza che sia stato proposto da alcun organismo interno alla Curia. Offre una sovranità praticamente totale e immediata su tutta la Chiesa su diversi temi definiti cruciali dal Santo Padre: già durante il summit sulla pedofilia, Papa Francesco aveva annunciato di star preparando un Motu Proprio con una sorta di task force sul tema degli abusi, spiegando come d’ora in poi ci dovrà essere «assoluta protezione dei minori e degli adulti vulnerabili». Secondo il direttore editoriale della Santa Sede, Andrea Tornielli, «”Vos estis lux mundi, Voi siete la luce del mondo… Nostro Signore Gesù Cristo chiama ogni fedele ad essere esempio luminoso di virtù, integrità e santità”. Prese dal Vangelo di Matteo sono il titolo e le prime parole del nuovo Motu proprio di Francesco dedicato alla lotta agli abusi sessuali commessi da chierici e religiosi, nonché alle azioni o alle omissioni dei vescovi e dei superiori religiosi “dirette a interferire o eludere” le indagini sugli abusi».



I 19 ARTICOLI DEL MOTU PROPRIO

La struttura del Motu Proprio è suddivisa in due parti: Disposizioni Generali (con 5 articoli) e Disposizioni Concernenti i Vescovi ed Equiparati (con 13 articoli). I titoletti dei vari sottopunti del documento papale esprimono lo “scheletro” delle direttive da seguire per la Chiesa e tutti i suoi componenti, eccoli in ordine tutti i 19 articoli: Ambito di applicazione; Ricezione delle segnalazioni e protezione dei dati; Segnalazione; Tutela di chi presenta la segnalazione; Cura delle persone; Ambito soggettivo di applicazione; Dicastero competente; Procedura applicabile in caso di segnalazione riguardante un Vescovo della Chiesa Latina; Procedura applicabile nei confronti di Vescovi delle Chiese Orientali; Doveri iniziali del Metropolita; Affidamento dell’indagine a persona diversa dal Metropolita; Svolgimento dell’indagine; Coinvolgimento di persone qualificate; Durata dell’indagine; Misure cautelari; Istituzione di un fondo; Trasmissione degli atti e del votum; Successivi provvedimenti; Osservanza delle leggi statali. Ecco qui il testo completo del Motu Proprio di Papa Francesco in tema di pedofilia