JOSÉ MOURINHO, NUOVE ACCUSE DI SESSISMO
José Mourinho aveva già passato dei guai cinque anni fa, riguardo alcune accuse di sessismo, bullismo e discriminazione: pare ora che ai tempi in cui allenava il Tottenham ci sia ricascato. Ricordiamo che lo Special One, oggi tecnico della Roma e arrivato nella capitale tra l’enorme entusiasmo dei tifosi giallorossi, ha allenato gli Spurs tra il 2019 e il 2021: ha preso il posto di Mauricio Pochettino, esonerato a sorpresa per un avvio di stagione poco esaltante (ma appena prima aveva condotto il club a una storica finale di Champions League) ma a sua volta è stato sollevato dall’incarico, non riuscendo a dare seguito a un avvio di Premier League che aveva condotto il Tottenham al primo posto in classifica.
Le accuse però non riguardano il rendimento sul campo, quanto appunto un eventuale atteggiamento sessista: gli sono rivolte dalla giornalista Beth Fischer, che sul suo profilo Twitter sostiene di aver appreso da due diverse fonti che Mourinho non voleva che la squadra femminile del Tottenham si allenasse vicino al suo team. “Voleva che lavorassero sul campo più lontano, non voleva sentirle”: secondo le fonti, all’allenatore portoghese le loro voci davano fastidio. Ora, che sia davvero un atteggiamento sessista e discriminatorio o un reale bisogno di concentrazione nel corso dei suoi allenamenti (stiamo ipotizzando) non sappiamo, ma resteremo in attesa di eventuali chiarimenti.
IL PRECEDENTE CON EVA CARNEIRO
Il precedente eclatante, in cui José Mourinho si era scontrato con le accuse sessiste, risale al 2015 e alla sua seconda esperienza sulla panchina del Chelsea. Alla prima giornata di campionato, contro lo Swansea, Eva Carneiro era entrata in campo per soccorrere Eden Hazard: secondo Mou un intervento non necessario che, secondo le regole, aveva ridotto i Blues in nove uomini (era già stato espulso Courtois) per qualche minuto. Mourinho alla fine della partita se l’era presa con la Carneiro, additandola tra i motivi del risultato negativo: le conseguenze non si erano fatte attendere, la donna infatti era stata rimossa dalla panchina pur rimanendo nello staff medico del Chelsea. Solo per un periodo, perché poi era stata anche licenziata: a quel punto Eva Carneiro aveva fatto causa a Mourinho e al Chelsea, rifiutando inizialmente poco più di un milione di sterline per archiviare il caso e non far trapelare nulla. Poi però le due parti, come riportato dalla stampa inglese, si sono effettivamente accordate extra-giudizio: le parti dell’intesa sono rimaste segrete, ma quasi certamente (almeno si è detto così) i Blues e presumibilmente lo stesso Mourinho hanno alzato la posta e questa volta i legali della Carneiro hanno accettato l’offerta. Ora lo Special One dovrà rivivere lo stesso scenario?