Nonostante siano ancora in vigore le norme anti coronavirus, gli assembramenti sono all’ordine del giorno in tutta Italia, Roma compresa. Nelle ultime ore sono emerse sul web immagini di folle nella zona di Trastevere, una delle più frequentate da giovani e meno durante la sera, in particolare, nel periodo estivo. E così che le autorità sono state costrette a chiudere dei locali, e a comminare delle sanzioni, per il mancato rispetto dei regolamenti vigenti in maniera di covid, come riferito da numerose testate online nelle ultime ore. Nel dettaglio, la polizia locale si è vista costretta a far abbassare le serrande e tre locali, a causa della presenza massiccia di persone fuori dagli stessi, in attesa di entrare, con tutto ciò che ne consegue. L’apice della movida si è avuto nella serata di sabato scorso, quando le forze dell’ordine hanno effettuato ben duemila controlli, per cercare di far rispettare le regole a clienti e gestori/proprietari dei numerosi bar e ristoranti dislocati sia nel rione Trastevere quanto in quello di Monti, nei pressi del Colosseo.
MOVIDA A ROMA: CHIUSI LA VELA E IL BLANCO
Controlli e sanzioni anche a San Lorenzo nonché in piazza Bologna, classico ritrovo studentesco. L’amministrazione romana ha messo in campo un presidio fisso di agenti, ma evidentemente ciò non è bastato, e qualcuno ha tentato di fare il furbo. Una decina le sanzioni scattate nella serata di sabato, sia per gli esercizi di somministrazione, sia per gli avventori. Colpiti in particolare coloro che non indossavano la mascherina, o che hanno violato le norme di distanziamento, con abbracci, baci, balli e via discorrendo. Il quotidiano Il Messaggero aggiunge anche il caso dello stabilimento La Vela di Fregene, e l’annesso Blanco, fra i posti di ritrovo più noti dei giovani di Roma Nord. Ad entrambi, le forze dell’ordine hanno posto i sigilli, per «numerose irregolarità amministrative e gravissime carenze igienico-sanitarie. Le cucine – spiega la polizia come riferisce il quotidiano romano – erano in pessime condizioni, con sporcizia ovunque e cibi mal conservati e/o scaduti, posti sotto sequestro. Inoltre, sono state riscontrate importanti carenze strutturali e la pessima igiene dei bagni».