Nonostante sia espressamente vietata dalle norme anti coronavirus, non si placa la movida incontrollate, e sono diversi i locali che sono stati sanzionati, o che addirittura sono stati costretti ad abbassare la serranda, negli ultimi giorni. Il Messaggero si è soffermato in particolare sui locali di Roma e dintorni, dove sono stati eseguiti nel secondo weekend di luglio ben tremila controlli della polizia locale, con 50 irregolarità riscontrate, in particolare nelle zone di Trastevere, Ponte Milvio, piazza Bologna e San Lorenzo. Il quotidiano romano cita il caso di una festa abusiva a Porto Ercole, con 350 persone, dove sono intervenuti i militari a seguito di continue chiamate di protesta da parte del 112: denunciati padre e figlio, organizzatori dell’evento, ma anche sei giovani di cui quattro minorenni, che hanno preso parte ad una rissa nel corso della stessa festa abusiva.
MOVIDA INCONTROLLATA A ROMA: NUMEROSI I LOCALI ATTENZIONATI
A piazza Bologna, piazza Trilussa e Santa Maria in Trastevere, la polizia municipale ha deciso di utilizzare le “maniere forti”, transennando le zone a rischio assembramenti con del nastro giallo, e nel mirino delle forze dell’ordine è finita in particolare la discoteca Black Garden alle Capannelle. All’esterno del locale vi era una ressa di persone che stava appunto per entrare in discoteca, di conseguenza è stato diffidato il proprietario della discoteca dal proseguire la serata. Diversi assembramenti anche alla discoteca Mythos a Villa Borghese, e il locale è ora attenzionato dalle forze dell’ordine che potrebbero decidere di chiuderlo in caso di nuove irregolarità. I controlli proseguiranno anche nelle prossime nottate, e probabilmente saranno più serrati fino alla fine dell’estate, e fino a che l’emergenza coronavirus non passerà. Del resto il virus è ancora in circolo e una recente statistica ha mostrato come il covid sia cresciuto in maniera esponenziale soprattutto fra i giovani e i giovanissimi, quelli più impavidi e meno spaventati dal contrarre questa terribile infezione.