Moviola di Germania Italia, il gol su calcio d’angolo
Nella serata di ieri sono andate in scena le partite di ritorno dei quarti di finale di Nations League in cui è stata protagonista anche la nazionale italiana che aveva il compito di ribaltare la sconfitta per 1-2 di San Siro nella gara d’andata, alla fine dei 90 minuti però i ragazzi di Spalletti sono riusciti solo a portare a casa un pareggio 3-3 riuscendo a completare un’incredibile rimonta. È necessario però fare una moviola di Germania Italia per analizzare i vari episodi controversi che poco hanno convinto i giocatori e i tifosi azzurri nella direzione di gara di Simon Marciniak.
La partita si mette male ben presto per l’Italia che al 29’ minuto subisce un rigore per un fallo netto di Buongiorno su Kleindienst, il difensore del Napoli trattiene l’attaccante del Borussia Monchengladbach per poi colpirlo sulla gamba sinistra. Le prime polemiche nascono per il secondo gol dei padroni di casa, la Germania guadagna un calcio d’angolo dopo una parata di Donnarumma, i giocatori azzurri protestano con l’arbitro per l’azione appena conclusa e discutono fra di loro mentre Kimmich batte con velocità servendo Musiala che segna senza problemi, nuove proteste per il fuorigioco del giocatore del Bayern Monaco che però si trovava dietro la linea di porta oltre al fatto che su calcio d’angolo non c’è fuorigioco.
Moviola di Germania Italia, rigore chiesto su Di Lorenzo
La moviola di Germania Italia poi non può che soffermarsi sui due calci di rigore richiesti dall’Italia nel corso della partita, il primo per un ipotetico fallo di mano di Schlotterbeck su cross di Politano che però è evidente non ci sia ma che il pallone vada ad impattare con il busto del difensore del Borussia Dortmund. Il secondo più dubbio visto anche il necessario intervento del Var per cambiare la decisione di Marciniak, al 75’ minuto sempre Schlotterbeck interviene in scivolata in area su Di Lorenzo colpendo con il suo intervento sia palla che giocatore, ad essere dubbio è l’intervento del Var nella decisione.
A parte questi due episodi che ancora fanno discutere, più il secondo del primo che è stata una disattenzione della difesa azzurra, la direzione di gara dell’arbitro polacco è stata buona e in linea con quello che ha sempre dimostrato essere il suo metro di giudizio, pochi cartellini e tanto dialogo con i giocatori e soprattutto pochi fischi e meno spezzettamento del gioco. Dopo queste due partite Spalletti può essere abbastanza soddisfatto della sua squadra che ha dimostrato di poter giocare allo stesso livello con le migliori squadre, sicuramente d’Europa, sempre però mantenendo alta la concentrazione.