RESPINTA LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO SALVINI: I RISULTATI, DOMANI IL VOTO SU SANTANCHÈ
La Camera dei Deputati ha respinto nettamente la mozione di sfiducia contro il vicepremier e Ministro dei Trasporti Matteo Salvini: dopo una lunga giornata di dichiarazioni di voto in Aula, Montecitorio boccia la mozione presentata da Azione di Carlo Calenda in merito ai presunti legami con il partito di Vladimir Putin “Russia Unita”. Con 211 No, 129 Sì e 3 astenuti, Salvini viene confermato nel suo ruolo dalla Camera: slitta invece a domani mattina il voto sulla mozione di sfiducia (a firma M5s) nei confronti della Ministra Daniela Santanchè sul caso Visibilia.
«Le parole di Salvini sono state chiare, nel momento in cui Putin aggredisce uno Stato è chiaro che non può più essere un alleato della Lega, partendo dal presupposto che i rapporti tra Salvini e Putin erano meno frequenti rispetto a quelli tra Putin e Calenda», aveva spiegato già oggi il vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa, entrando alla Camera, «Salvini ha detto ‘ci sono state delle elezioni, punto’. Poi la strumentalizzazione giornalistica nei confronti di Salvini è sempre propensa a farlo passare come quello che non è». Per il n.2 della Lega dispiace che la Camera abbia dovuto «perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall’opposizione, la guerra ha totalmente cambiato i giudizi e i rapporti politici con la Russia, che prima dell’invasione era un importante interlocutore di tutti i governi italiani».
SALVINI STASERA, SANTANCHÉ DOMANI: INVERTITO L’ORDINE DELLE MOZIONI DI SFIDUCIA
Dopo una lunga giornata di lavori alla Camera, nel pomeriggio è divenuto ufficiale l’ordine invertito del doppio voto sulla mozione di sfiducia ai Ministri Daniela Santanché e Matteo Salvini: a differenza di quanto fissato in calendario, nella serata di oggi 3 aprile è prevista la votazione sulla mozione al vicepremier mentre solo domani mattina, al più tardi nel pomeriggio, sarà il turno della Ministra del Turismo.
Le dichiarazioni di voto sulla sfiducia a Salvini sono iniziate poco prima delle 18 in diretta alla Camera: ranghi super serrati nel centrodestra con praticamente tutti presenti in Aula, compresa l’ex compagna di Silvio Berlusconi, Marta Fascina. Si conferma la non presenza dei due Ministri alla Camera durante le rispettive mozioni di sfiducia: «Ho una riunione sulle concessioni autostradali, vado a fare il mio lavoro di ministro», ha detto il vicepremier Salvini rispondendo al question time a chi gli chiede se tornerà alla Camera nelle prossime ore. Fissate le dichiarazioni di voto e le diverse “coalizioni” in campo contro i due Ministri: sulla mozione Salvini, voteranno la sfiducia Azione-Pd-M5s-Avs; sulla Ministra in quota FdI, contrari alla fiducia sono invece “solo” Pd-M5s-AVS. Critico con il doppio voto di sfiducia il leader M5s Giuseppe Conte, intervenuto alla Camera: «non so valutare se abbiano come effetto quello di compattare il governo, certo sarebbe un compattamento in ‘peius’, su una base di lesione della dignità delle istituzioni e dell’onore e del rispetto che si deve alle istituzioni».
INIZIATA ALLA CAMERA LA SEDUTA PER LA DOPPIA MOZIONE DI SFIDUCIA AI MINISTRI SANTANCHÈ E SALVINI: IL PROGRAMMA DI VOTO
È iniziata questa mattina la diretta – politica e mediatica (in video streaming) – dalla Camera per la doppia mozione di sfiducia ai Ministri Daniela Santanché (Turismo) e Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti) presso Montecitorio: con la seduta sospesa e aggiornata alle 13 dopo i primi interventi di stamane, la Camera ha iniziato ad esaminare i casi politici presentati negli scorsi giorni a partire dalla titolare del Turismo in quota Fratelli d’Italia.
Il programma di voto previsto dal calendario della Camera vede dalle ore 10 di oggi alle ore 20 di giovedì la convocazione dell’Assemblea per la fiducia sul Santanché e Salvini: l’eventuale prosecuzione notturna è prevista sempre per domani dalle 21 alle 24, mentre è previsto un’ulteriore eventuale slittamento delle votazioni fino a massimo venerdì 5 aprile. Per motivi completamente diversi, i due Ministri del Governo Meloni sono chiamati a “difendersi” dalle accuse delle opposizioni che puntano con la mozione di sfiducia a far abbattere due figure importanti dell’esecutivo.
A Santanché viene contestato il suo essere indagata dalla Procura di Milano per le vicende giudiziarie legate alla società Visibilia. Lo scorso 22 marzo i giudici milanesi hanno chiuso le indagini emettendo le accuse ufficiali: la Ministra del Turismo è accusata di truffa aggravata nei confronti dell’Inps per una presunta gestione irregolare dei fondi messi a disposizione dallo Stato per la cassa integrazione durante il Covid. Per quanto riguarda invece il vicepremier Matteo Salvini, le accuse riguardano i presunti legami tra la Lega e il partito “Russia Unita” del Presidente Vladimir Putin.
COSA RISCHIA IL GOVERNO E COSA I MINISTRI: SALVINI ‘LISCIO‘, SANTANCHÈ…
«Le mozioni di sfiducia nei confronti dei ministri Daniela Santanchè e Matteo Salvini saranno respinte come sempre, le mozioni individuali sono respinte nel 99% dei casi, c’è un chiaro indice statistico»: lo ha spiegato il capogruppo di Forza Italia in Senato Maurizio Gasparri, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari a Un giorno da Pecora su Radio1. La maggioranza ha chiamato a raccolta tutte le forze parlamentari scongiurando il rischio di “cadute” per mancanze di numeri e molto difficilmente, specie per i numeri che possiede il Governo Meloni alla Camera, ci saranno delle “sorprese” dai banchi del Centrodestra.
«Vanno lisce tutte e due», è la previsione fatta da fonti vicine a Palazzo Chigi al “Corriere della Sera”: con la mozione di sfiducia anche le anime più critiche sulle posizioni di Santanché e Salvini si “azzerano” con il rischio di uno stop fragoroso per il Governo. «Una volta che l’Aula della Camera le ha riconfermato la fiducia certo non la molliamo perché lo chiede un giudice — spiega un autorevole meloniano in maggioranza, secondo l’ANSA —. Non possiamo consentire alle toghe di decidere chi può fare il ministro e chi no». Il tema si “divide” a questo punto per i due Ministri: per Santanché la fiducia dovrebbe passare tranquilla fino almeno a quando non dovesse cominciare l’eventuale processo, a quel punto il rinvio a giudizio potrebbe cambiare il quadro anche all’interno dello stesso Governo. Per Salvini invece il tema è più politico ed è stato lo stesso leader della Lega ieri a far sapere in una nota la posizione netta del partito: «Come già ribadito, i propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina. Di più. Anche negli anni precedenti non c’erano state iniziative comuni. La linea della Lega è confermata dai voti in Parlamento: dispiace che l’Aula debba perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall’opposizione».
Renzi con Italia Viva (ma anche Calenda con Azione) voteranno a favore della sfiducia per Salvini ma contro Santanché in quanto il primo è accusato di “condizionamento politico”, la seconda è invece una mozione basata su indagini giudiziarie e «non chiediamo le dimissioni per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio». Ma l’ala centrista poco può spostare, specie alla Camera, davanti al blocco compatto del Centrodestra che voterà presumibilmente a favore dei due Ministri tanto oggi quanto domani (con i due che non dovrebbero comparire in Aula). A rischiare dunque, più che i due Ministri, sarà la compattezza della maggioranza: occorrerà vedere quanti voti riusciranno a sostenere Santanché e Salvini, specie tra Forza Italia e Fratelli d’Italia dove potrebbero sorgere “frizioni” sulla politica estera.