Mr. Rain si racconta a Chi magazine: l’intervista speciale-Sanremo 2023
É il terzo classificato nell’ordine di arrivo di Sanremo 2023 e, nel dopo Festival, Mr. Rain -tra le altre curiosità- replica alla polemica sul coro di bimbi portati al Teatro Ariston. L’occasione che l’outsider di Sanremo ha per raccontarsi, in primis a margine della sua esperienza festivaliera, la gara dei 28 Big che ha disputato con il singolo Supereroi per il titolo della canzone italiana, é un’intervista a Chi. Al giornale diretto da Alfonso Signorini, giunto sul podio sanremese alle spalle del vincitore Marco Mengoni e il secondo classificato Lazza al Festival, esordisce parlando della crisi dell’io:
«IN “SUPEREROI” RACCONTO COME HO AFFRONTATO UN PERIODO CUPO, CHIEDENDO AIUTO E IMPARANDO A CONDIVIDERE LE MIE EMOZIONI… È STATO UNO CHOC, SONO FELICISSIMO>>.
Arrivare terzo a Sanremo da outsider non é da tutti, soprattutto con un brano come Supereroi, che nel suo caso parla di un problema troppo sottovalutato e che miete sempre più vittime di cui non si parla abbastanza. La depressione, le malattie mentali e la crisi dell’io. La canzone sanremese nel suo caso, così come lo é Se poi domani per LDA, é autobiografica. É ispirata alla depressione di cui Mr. Rain ha sofferto e vuole essere uno sprono generale a combattere il problema per vedere la luce in fondo al tunnel:” Chiedendo aiuto, ho trovato il coraggio di vivere con le mie paure e di mostrarmi come sono –sottolinea Mr. rain- senza una maschera da indossare per nascondere le mie cicatrici. Questo sono io e questo è il mio superpotere. Ciascuno di noi ha dentro un supereroe, bisogna avere il coraggio di mostrarlo». Tuttavia, al di là del messaggio nobile del brano, Mr Rain é inondato dal pregiudizio di molti, in primis tra i telespettatori attivi nel web.
L’accusa é che l’idea di portare sul palco di Sanremo 2023 un coro di bimbi, per la canonica presentazione di Supereroi, sia una strategia di sfruttamento dei minori. Perlopiù, volta a intenerire l’occhio e orecchio pubblico, e/o comunque che sia un escamotage pensato per spingere la produzione festivaliera a farlo esibire prima della mezzanotte -vista la presenza dei minori nella performance- per il fine di assicurarsi l’attenzione della più larga fascia di occhio e orecchio pubblico vigile.
Mr. Rain risponde al pregiudizio
Ma in replica all’accusa, Mr Rain tiene a chiarire la sua posizione, a margine dell’esperienza targata Sanremo 2023. Fa sapere dal suo canto che il coro di bimbi sia ormai un tratto distintivo della sua musica, acquisito: “Ci tengo a dire che, per chi conosce la mia storia, è dal 2014 che uso i cori di voci bianche nelle mie canzoni, è un mio tratto. Chi meglio di un bambino può farti capire un messaggio?”. Mr. Rain, infine, conclude: “Quando tengo a una canzone inserisco l’elemento coro, in questo caso ho chiesto ai bambini, ma l’ho usato spesso».