Due casi “atipici” di mucca pazza evidenziati in Brasile, con annessa sospensione delle esportazioni di carne bovina in Cina: la notizia è stata ufficializzata nella serata di ieri, sabato 4 settembre 2021, dal Ministero dell’Agricoltura brasiliano. Come riporta l’agenzia ANSA, si tratta di una misura adottata nell’ambito di un protocollo bilaterale esistente fra le due nazioni, nonostante sia stato ribadito a chiare lettere che non vi sia alcun rischio per la salute umana o per quella animale.
Perché, tuttavia, si parla di casistica atipica? La risposta è stata fornita dallo stesso dicastero sudamericano, che ha dichiarato che la malattia è apparsa “spontaneamente e sporadicamente, non correlata all’ingestione di cibo contaminato”. I due casi sono stati rilevati nel corso delle ispezioni sanitarie negli stati di Minas Gerais e Mato Grosso in esemplari anziani.
MUCCA PAZZA IN BRASILE: SI TRATTA DELLA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO PER IL PAESE SUDAMERICANO
In relazione alla mucca pazza, il Ministero ha poi tenuto a precisare che il Brasile non ha mai registrato un caso classico di Bse nella sua storia, annunciando altresì di avere già provveduto a notificare ufficialmente il fatto all’Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie).
Come ricorda ancora una volta l’ANSA, il morbo della mucca pazza ha fatto la sua apparizione per la prima volta nel Regno Unito negli anni Ottanta e si è diffuso in molti Stati d’Europa e nel mondo, provocando l’allarme dei consumatori e innescando una grave crisi nel settore della carne bovina. “La malattia – si legge sul portale – è stata diffusa ampiamente dagli allevatori che nutrivano il bestiame con la farina di carne e ossa di animali morti e infetti. Persone sono morte dopo aver contratto la variante umana, la malattia di Creutzfeldt-Jakob, che si ritiene si trasmetta consumando carne infetta”. Rammentiamo che, nel corso degli ultimi decenni, a più riprese è stato veicolato l’allarme mucca pazza, che ha fatto tenere il fiato sospeso a numerosi Paesi e disincentivato, in determinati periodi, il consumo di carne bovina.