Mensa scolastica: davvero è sempre così sicura? È la domanda che si sono posti i Nas, che hanno ispezionato 1.058 cucine degli istituti di tutto il Belpaese, da quelle degli asili nido a quelle delle scuole secondarie di secondo grado. Risultato? 341 di esse, di fatto una su tre, ha ricevuto una sonora bocciatura, con una serie di violazioni penali e amministrative rimediate. Addirittura, 9 aree cucina sono state sequestrate per evidenti problematiche di natura igienica o per la presenza di muffe consistenti.



Come riporta il quotidiano “Il Giornale”, sono emersi segni inequivocabili durante i controlli, quali macchie di umidità alle pareti, muffa, cibi scaduti e mal conservati. Inoltre, sono stati sequestrati “oltre 700 chili di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta e ortaggi, olio) senza tracciabilità, scaduti o custoditi in ambienti inadeguati. In tanti casi i problemi di gestione dei frigoriferi sono stati attribuiti a sviste o a leggerezze, ma per 22 società di servizi mensa è scattato il reato di frode: i responsabili dovranno rispondere di inadempienze per pubbliche forniture, per il cattivo stato degli alimenti e per una sicurezza sui luoghi di lavoro spesso inaccettabile”.



MENSA SCOLASTICA, 1 SU 3 IRREGOLARE. IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI: “ALIMENTAZIONE DEI NOSTRI FIGLI VA PRESERVATA”

In qualche mensa scolastica, addirittura, gli alimenti freschi sono stati sostituiti da cibi congelati, meno costosi. In tanti hanno anche rischiato grosso: non hanno dichiarato gli allergeni e hanno rischiato episodi di intossicazione o reazioni di intolleranza. La maggioranza delle infrazioni, scrive “Il Giornale”, “ha riguardato sanzioni amministrative come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali, la mancata dichiarazione della presenza di allergeni, elementi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione e reazioni allergiche, ancor più significativi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche”.



Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha tenuto a commentare ufficialmente la vicenda, asserendo che l’alimentazione dei nostri figli va assolutamente “preservata e gestita nel pieno rispetto delle regole imprescindibili di igiene e correttezza nutrizionale”. Le irregolarità emerse dalle ispezioni “dimostrano l’importanza dei controlli che periodicamente vengono effettuati. Se vogliamo educare le nuove generazioni a un sano e corretto regime alimentare dobbiamo, innanzitutto, pretendere dai responsabili della mensa scolastica comportamenti coerenti con i criteri basilari di una nutrizione sana e priva di rischi per la salute dei più piccoli”.