Le minacce della Russia sul possibile stop di forniture di gas verso l’Europa spaventa i più. Tanti altri, però, erano già pronti all’evenienza e non si aspettavano altri comportamenti se non questo da parte del Cremlino. Giampiero Mughini, sulle pagine di Dagospia, ha detto la sua: “Leggo sui giornali che il vicendevole massacro tra Ucraina e Urss potrebbe durare tutto il 2023. E quando parlo di massacro mi riferisco anche ai ragazzi russi di poco più che vent’anni che muoiono trafitti dai droni senza neppure sapere dove e perché stanno combattendo. Massacro massacro. Adesso i russi minacciano di dare a noi italiani la metà del gas russo pattuito, e cos’altro volevate che facessero. Ben che vada l’inverno prossimo ci riscalderemo a forza di guanti e maglie di lana”.
Secondo l’opinionista, il grande problema è il non avere l’energia nucleare in Italia. Il giornalista ha infatti ricordato il referendum, per il quale vinse il no, respingendo dunque ogni possibilità di avere il nucleare sulla penisola: “Viviamo un tempo, migliore che in passato, dove tutti scambiamo qualcosa con tutti. Vorrei averli uno a uno in faccia quelli che al referendum sul nucleare votarono che no, che loro il nucleare non lo volevano. Ricordo di avere avuto di fronte una volta Lucio Colletti, un nome che ai tantissimi analfabeti di oggi non dice nulla, a dirgli quanto io e lui disprezzassimo gli avversari del nucleare, quelli che oggi si lamentano del fatto che Putin ci vuole “ricattare” a forza di gas che ci darà in meno. E che altro farebbe ognuno di noi al suo posto? E meno male che uno come Luigi Di Maio si sta riscattando al confronto con quella marea di imbecilli che avevano dato il 32 per cento di voti ai 5Stelle di alcuni anni fa”.
Mughini, il gas dalla Russia e la guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina, secondo gli esperti, potrebbe durare ancora molto: “Leggo che la guerra in Ucraina potrebbe durare sino a tutto il 2023. Non ci posso credere che qualcuno metta questa ipotesi tra le cose possibili. No, non ci posso credere che qualcuno pensi che alla fine del 2023 ci sarà ancora una pietra in Ucraina che se ne stia ritta al suo posto. Impossibile. Non una pietra su un territorio che è non ricordo più quante volte più grande di quello italiano. È del tutto evidente l’unica cosa che ci può stare al mondo”.
Secondo il giornalista, la soluzione sarebbe “Che il Donbass se ne stia per i fatti suoi, governato da filorussi. L’unica”. La richiesta dell’Ucraina di ricevere armi non è secondo Mughini una mossa esatta alla quale l’Europa dovrebbe dar retta, come dichiarato a Dagospia: “Zelenski chiede 1000 cannoni a lunga gittata e così via. 1000 cannoni che sparino contro i non so quanti cannoni russi, moltissimi, l’unica cosa che l’Urss di oggi abbia a oltre cento anni dal colpo di mano bolscevico, la tragedia forse più grande dell’intero Novecento, una tragedia che il popolo russo ha pagato per intero sino all’ultimo uomo, sino all’ultimo lembo di terra, sino all’ultimo suo assalto alla terra di altri”.