In occasione della celebrazione del centenario dalla sua storica fondazione, il Mulino Caputo – tra le eccellenze italiane nella produzione di farine e prodotti derivati da grano e cereali – ha deciso di avviare la primissima edizione del Premio Caputo che è rivolto (ma ci arriveremo nel dettaglio tra poco) a tutti i giovani artisti del futuro che intendono fare della loro creatività una vera e propria ragione di vita: l’obiettivo – non a caso – è proprio quello di sostenere la vena creativa e le capacità artistiche dei giovani, cercando di generare anche un notevole – ed ovviamente positivo – impatto sul territorio sia locale, che nazionale.



Prima di entrare nel vivo del premio promosso da Mulino Caputo, vale la pena ricordare che non si tratta di un’iniziativa personale perché può vantare anche il supporto di realtà come l’Accademia delle Belle Arti napoletana (che avrà un ruolo a dir poco centrale in tutte le fasi della premiazione), la Fondazione Banco di Napoli e la Cassa Depositi e Prestiti che collaborano sia dal punto di vista dell’imprescindibile supporto economico, che da quello organizzativo rendendo – concretamente – possibile l’iniziativa.



Tutti i dettagli del premio promosso da Mulino Caputo: come funziona, a chi è rivolto e cosa c’è in palio

Il premio di Mulino Caputo è stata ufficialmente lanciato già lo scorso aprile, quasi in sordina perché in questa sua primissima edizione (e tutto fa pensare che non sarà l’ultima) è stato aperto esclusivamente agli studenti e ai neodiplomati dell’Accademia artistica partenopea: il tema scelto dall’azienda campana si riassume con il nome di ‘Arte e Cibo‘ e richiede ai partecipanti di presentare una qualsiasi opera artistica – dalle foto, fino alle sculture, ai dipinti e ai video, senza tralasciare le installazioni e le tecniche extramediali – che rientri in questa (ampissima) categoria.



Centrali nelle opere presentate per partecipare alla premiazione dovranno essere le attività del Mulino Caputo e i tradizionali ‘vasci’ un tempo particolarmente diffusi nel napoletano: si tratta – per chi non li conoscesse – di piccoli ‘locali’ allestiti ai pianti terra delle vecchie palazzine in cui i cittadini preparavano e vendevano alimenti tipici della tradizione locale in una prima (ed antichissima) forma di street food molto in voga nei tempi moderni.

Ma cosa c’è in palio per i vincitori del premio di Mulino Caputo? Partiamo dal dire che le opere migliori saranno selezionate in un evento privato (al quale seguirà una conferenza stampa pubblica) che si terrà alle ore 11 del prossimo 24 ottobre nella sede napoletana della Fondazione Banco di Napoli; mentre sia le opere dei vincitori che di tutti gli altri partecipanti saranno esposte in una mostra artistica allestita dalla professoressa – ovviamente dell’Accademia della Belle Arti – Olga Scotto di Vettimo alla Fondazione dal 25 ottobre al 25 novembre completamente aperta al pubblico.