Sta facendo il giro del web la notizia del 12enne disabile di Cesano Boscone, in provincia di Milano, multato perchè ha festeggiato un compleanno nel giardino condominiale. Come riferito da IlGiornale, negli scorsi giorni alcuni agenti della polizia locale hanno sorpreso delle persone che stavano appunto festeggiando, fra questi anche un ragazzino affetto dalla sindrome di Tourette, con gravi disturbi neurologici. Una scelta, quella di organizzare un momento di divertimento e convivialità, consigliata appositamente del medico, che aveva spiegato che gli eventi sociali avrebbero potuto fargli bene, tenendolo attivo. E così che alcuni amichetti e genitori, tutti con la mascherina, si sono presentati presso l’abitazione del 12enne, ma il fatto pare non sia stato gradito ai vicini di casa, che hanno quindi avvertito la polizia locale. Il risultato, festa interrotta e multa di 400 euro a testa per assembramento.



Come detto in apertura la vicenda ha fatto il giro del web, scatenando l’indignazione di molti, come ad esempio i consiglieri di Fratelli d’Italia, Simona Sanfelici e Fabio Raimondo, che attraverso Facebook hanno spiegato: “Questa vicenda è assurda, Cesano Boscone ha problemi ben più gravi ed urgenti della festa di compleanno di un bambino all’interno di un giardino privato. È vergognoso – hanno proseguito – che siano stati sanzionati con quattro verbali da 400 euro i genitori dei bimbi che stavano festeggiando il compleanno di un amichetto all’aperto e con un ristretto numero di vicini e familiari, nel giardino condominiale, con una bottiglia di tè accanto a una boccetta di disinfettante per le mani, indossando tutti le mascherine, proprio come si deve”.



MULTE A COMPLEANNO DI 12ENNE DISABILE: IL COMMENTO DEL SINDACO

“In base a quale norma – hanno quindi concluso – la Polizia Locale di Cesano Boscone sarebbe autorizzata ad entrare nei giardini condominiali, che sono proprietà privata, senza l’autorizzazione di un giudice?”. Simone Negri, il sindaco locale, ha espresso la solidarietà al bambino disabile, aggiungendo però che “le feste non si possono fare indipendentemente dalle diverse situazioni che vivono le persone”, ricordando che “Gli agenti della polizia locale sono intervenuti e non potevano chiudere gli occhi, avrebbero violato la legge”. Il primo cittadino ha invitato le persone multate a fare ricorso: “Se saranno accolti sarò il primo a essere contento”, per poi spiegare che nei prossimi giorni incontrerà la mamma del ragazzo.

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