Laura Perciballi del Movimento consumatori è stata ospite stamane di Uno Mattina per parlare delle multe e degli autovelox. Conviene fare ricorso? “Tutti gli autovelox da quando esistono devono essere approvati e omologati – spiega l’avvocato – ogni anno va verificata la taratura dell’apparecchio come avviene per una caldaia o una macchina, potrebbe essere starato per verificare se il rilievo corrisponde alla verità, la taratura deve essere depositata presso le P.A. in modo tale che se il cittadino riceva una sanzione per eccesso di velocità lo stesso può fare accesso agli atti per verificare se effettivamente quell’autovelox è stato omologato e sottoposto a verifica, dove questa manca la sanzione risulta illegittima”.
Ma se un cittadino dovesse prendere una multa da un autovelox per eccesso di velocità, quanto costa fare ricorso ad esempio su una multa di 70 euro? “Io sconsiglio di fare ricorso. Prima di tutto non bisogna pagare la multa, visto che se si paga significa accettazione del comportamento quindi il ricorso viene dichiarato inammissibile”.
MULTA DA AUTOVELOX, CONVIENE FARE RICORSO? “ECCO COME FARE”
Laura Perciballi ha quindi proseguito: “Per fare ricorso bisogna pagare il contributo unificato che varia a secondo della sanzione, poi bisogna pagare magari per l’Appello o per il ricorso in Cassazione, le spese diventano tante e poi lunghi. Si paga circa 200 o 300 euro solo di contributi e in più ci sono le spese dell’avvocato”.
E ancora: “Se vinco posso essere rimborsato di tutto, oppure si vince e si compensano le spese, quindi nessuno mi restituisce i soldi, peggio ancora si può perdere. Il metodo più semplice è l’autotutela, ci si rivolge all’ente che ha emesso la multa chiedendo l’annullamento, ma la P.A. non è tenuta a rispondere di conseguenza invito il legislatore a mettere l’obbligo di risposta”.