In arrivo multe contro i genitori che si presentano in ritardo per portare i bambini al nido o per riportali a casa al termine della giornata. Le scuole dicono basta ai genitori sistematicamente ritardatari e scelgono di applicare multe a chi dimentica l’orario in cui presentarsi ai cancelli con i bambini. Succede nel Comune di Como, dove è stato discusso e approvato il nuovo regolamento dei Servizi per la prima infanzia, che tra le varie misure non si limita alla sola applicazione delle sanzioni.
“Dopo quattro ritardi mensili in entrata e o in uscita, anche non consecutivi, sarà applicata la sanzione di 50 euro per violazione della presente disposizione di regolamento” si legge nel documento in vigore nel Comune di Como. Ma non è tutto, perché in seguito a due ritardi non giustificati, può scattare la non accoglienza del bambino oppure può essere disposta la sospensione del servizio a partire già dal giorno immediatamente successivo. A causa dei frequenti ritardi da parte di alcuni genitori, infatti, il personale degli asili nido si vede costretto a fermarsi ben oltre l’orario lavorativo, come è stato sottolineato durante la seduta comunale.
Multe ai genitori, tutte le novità per gli asili nido: che cosa cambia
Sanzioni e multe verso i genitori ritardatari che si presentano oltre l’orario per riprendere i bambini dagli asili, il nuovo regolamento dei Servizi per la prima infanzia del Comune di Como è stato discusso e approvato nella giornata di ieri, lunedì 13 marzo 2023, dalla commissione consiliare. Il passo successivo sarà ora sottoporre questa novità durante il prossimo consiglio comunale cittadino assieme ad altre modifiche che potrebbero essere approvate a breve. Il Comune di Como sta infatti vagliando la possibilità di cancellare il modulo orario pomeridiano (dalle 10.30 alle 16.30) e il modulo intermedio (fino alle 17).
Non solo sanzioni verso i genitori ritardatari, perché il Comune di Como ha nuovamente sottolineato l’intenzione di dare precedenza alle famiglie residenti in città, con i genitori entrambi lavoratori, all’atto delle iscrizioni negli asili nido comunali. Infatti, i punteggi assegnati a questa tipologia di domande hanno registrato un notevole aumento, rispetto a quelle compilate dai soggetti disoccupati e a quelli residenti nei paesi della provincia.