Tutte le multe e le notifiche relative a sanzioni pecuniarie per gli over 50 che non hanno proceduto all’assunzione delle dosi di vaccino contro il covid-19, non vanno pagate. Si tratta di un adeguamento alla normativa valido almeno fino al 1 luglio 2023.

Multe ai no vax: la sanzione è sospesa fino al 1 luglio 2023

Tra le persone raggiunte dai provvedimenti sanzionatori, come le multe ai no vax over 50 di 100 euro, rientrano tutti coloro che erano soggetti all’obbligo vaccinale, come gli operatori scolastici, lavoratori sanitari. In queste categorie rientrano tutti coloro che fanno parte del personale ATA, gli infermieri, OSS, osa che lavorano presso strutture pubbliche.



Infatti la sospensione dei termini ha effetto a partire dal 31 dicembre 2022, ma tutti coloro che per svariate ragioni hanno deciso di non sottoporsi alla vaccinazione, continueranno a ricevere avvisi di addebito e quindi è stato necessario aspettare un paio di giorni per ottenere chiarimenti dall’agenzia riscossione. Quindi l’Agenzia delle Entrate non potrà procedere agli addebiti almeno fino al primo luglio 2023.



Multe ai no vax: c’è chi sta ancora ricevendo i solleciti

La proroga dei termini per pagare è dunque stata portata entro la fine di giugno dello stesso anno. Dal primo luglio 2023 invece tutti coloro che non sono stati sottoposti alla vaccinazione dovranno procedere a pagare i 100 euro di sanzione. In sede di conversione del decreto all’articolo 7 è stato aggiunto anche il comma 1 bis che stabilisce che: “dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto fino al 31 giugno 2023 sono sospesi le attività e procedimenti di erogazione della sanzione previsti all’articolo 4 sexer comma 3,4 e 6 del decreto legge del primo Aprile 2021 numero 44″.



Quindi la sospensione ha effetto dal 31 dicembre 2022 come riportato da numerosi quotidiani. Esistono anche casi di inadempienti che oltre a vedersi recapitare l’addebito, sono stati raggiunti da un sollecito a pagare nonostante la sospensione delle sanzioni. Tuttavia l’agenzia riscossione precisa che chiunque abbia ricevuto un sollecito di pagamento, non è tenuto ad adeguarsi Se non entro i termini della sospensione sopraccitata. Quindi non è da pagare alcuna somma entro il primo luglio 2023, giorno nel quale procedimenti potranno riprendere al netto di una nuova proroga.