Multe annullate e milioni di euro svaniti nel nulla nel servizio de Le Iene. Roberta Rei approfondisce denunce e anomalie nella gestione di alcune multe nella città di Roma. “C’è una sorta di Robin Hood che aiuta i negozianti del centro a liberarsi delle multe“, denuncia Roberta Rei. La reporter di Mediaset non riesce a capire chi sia questa persona e cerca di fare chiarezza con il carabiniere comandante Maurizio Virciglio. Ad evidenziare le stranezze nella gestione delle multe è stata un’impiegata comunale, Emma Coli. Come si evince dal servizio de Le Iene, dopo la sua denuncia sono cominciati i problemi: alla signora viene negato il riconoscimento economico per la produttività che aveva percepito fino a pochi mesi prima. Lei continua ad inoltrare segnalazioni ai reparti competenti, ma le conseguenze sono tutt’altro che incoraggianti: demansionamenti, mancati premi e pressioni snervanti. Emma Coli si sfoga ai microfoni di Roberta Rei, che cerca di mettersi in contatto direttamente con il sindaco Virginia Raggi per sollecitare una presa di posizione sul caso “multopoli“. La prima cittadina della capitale dice di aver già incontrato Emma Coli e di avere altri colloqui in programma con l’impiegata comunale. Al momento, tuttavia, non sembrano esserci stati sviluppi. Le Iene, ma soprattutto Emma Coli e i romani, aspettano delle risposte concrete.
“SCOPRO MULTOPOLI E PER RAGGI DEVO ANDARE IN PENSIONE?”
Le Iene si erano occupate del caso “multopoli” già nel 2019, ricostruendo quanto accaduto. Parliamo di oltre 132mila multe da Ztl cancellate tra il 2008 e il 2015 per un mancato introito di 17 milioni di euro. Le multe non venivano solo archiviate, ma cancellate proprio dal sistema informatico. A scoprire lo scandalo è Emma Coli che avvisa anche l’allora sindaco Marino, il quale però la ignora. A lei invece arriva una denuncia penale per calunnia e diffamazione, poi archiviata perché le sue segnalazioni erano nell’interesse dell’amministrazione e nell’esercizio delle sue funzioni. Quando nel 2014 ha deciso di rivolgersi alla Corte dei Conti è scoppiato lo scandalo per il quale 197 vengono indagate. Emma Coli non è mai stata premiata per il suo lavoro, anzi è il soggetto che ha pagato le conseguenze più gravi di questa vicenda in quanto le sanzioni che ha ricevuto non sono state rimosse e le è stato pure revocato l’incarico, mentre i dirigenti coinvolti hanno ricevuto altri incarichi prestigiosi. Come se non bastasse, la sindaca Virginia Raggi le avrebbe chiesto di andare in pensione. “Ho fatto risparmiare soldi all’amministrazione. E lei mi ha chiesto se potevo usufruire della Quota 100 e questo mi è dispiaciuto. Non mi aspettavo un grazie, ma non di essere considerata un peso dal primo cittadino dopo aver fatto il mio lavoro. Non rispondere vuol dire totale indifferenza. Chi compie reati sa di poterlo fare“.