A Mattino Cinque News il caso del sindaco di Riva Ligure, Franco Nuvoloni, che ha deciso di multare i genitori dei bulli e dei giovani delle baby gang. Un provvedimento introdotto per cercare di arginare i fenomeni di bullismo e vandalismo che si sono verificati negli ultimi tempi, a cominciare da un parco giochi inclusivo, per bimbi disabili, che è stata distrutto: “Deficienti? Sei stato ancora carino, questo è un monumento all’insensibilità, motivo che mi hanno spinto a prendere questo provvedimento che dà l’opportunità di tramutare questa multa in lavori socialmente utili o in progetti educativi che possano responsabilizzarli”.



“Si tratterà di multe da 300 a 1000 euro – ha continuato il sindaco di Riva Ligure – abbiamo impianti di sorveglianza su tutto il territorio con l’obiettivo di fare in modo che questi episodi non ricapitano. Ha un obiettivo educativo e di deterrenza ad episodi che sono incresciosi, lei li definiva tre deficienti mentre io li definirei peggio. Questo parco era per ragazzi con disabilità ed è quindi insensibile vedere questi episodi e questa altalena chiusa con le catene”.



MULTE AI GENITORI BULLI A RIVA LIGUIRE: “DEVONO PRENDERE COSCIENZA DI QUANTO FACCIANO”

E ancora: “Le famiglie potranno anche protestare ma i genitori devono essere i primi a prendere coscienza del comportamento dei propri figli, non si può mettere al mondo i figli e poi non li si segua o non li si educhi adeguatamente, che poi non è sempre la colpa dei genitori, ma quando si tocca il portafogli si sensibilizza meglio la tematica. Se vengono a protestare dico loro che preferisco che i soldi della multa vadano in progetti educativi e di sensibilizzazione per avere un comportamento più civile, non abbiamo bisogno di soldi ma della consapevolezza che questi episodi possano provocare disagi”.



Gianluca Brambilla, noto imprenditore, ha commentato in studio a Mattino Cinque News: “Quella multa è un campanello d’allarme per i genitori che si devono rendere conto di quello che fanno i loro figli quando non sono in un ambiente protetto. Io ho due figlie, una fu bullizzata e l’altra era una bulla: della prima io lo sapevo mentre della seconda no, se non me lo avesse detto la scuola io non l’avrei mai immaginato. Io ho preso consapevolezza di questa cosa e sono potuto intervenire”.