Comincia oggi la discussione sulle modifiche alla Legge di Bilancio e non mancano le novità. Una riguarda la possibile esclusione delle multe dalla pace fiscale, la sanatoria delle cartelle 2000-2015. Brutte notizie, dunque, per quei contribuenti non in regola con le imposte dovute a Comune e Regione e con le multe stradali, visto che non vale la nuova rottamazione delle cartelle fino a mille euro, prevista dalla Manovra per le imposte erariali.
Stando a quanto riportato da Quotidiano Nazionale, le multe infatti potrebbero essere escluse dallo stralcio delle cartelle fino a mille euro relative al periodo temporale sopra indicato. Ma i Comuni hanno la facoltà di decidere di non applicare tale norma e così introdurre «una differente applicazione», il cosiddetto annullamento parziale, «per i crediti affidati dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali». Dunque, su quelle sanzioni amministrative, tra cui quelle relative alle multe per le violazioni del codice della strada, niente pace fiscale, ma lo stralcio si applica solo sugli interessi. Inoltre, l’operazione saldo e stralcio slitta di due mesi, quindi dal 31 gennaio a fine marzo.
MANOVRA, PERCHÉ MULTE FUORI DA PACE FISCALE
A spiegare le ragioni di tale novità è la Legge per tutti, secondo cui si è voluto evitare il collasso economico dei Comuni, che infatti subirebbero ricadute fino a 350 milioni di euro nei relativi bilanci. Nel caso specifico delle multe, che sono «sanzioni» per natura, la tagliola fermerà solo agli interessi: interessi che sono pari al 10% e scattano ogni 6 mesi. Il sito di consulenza legale spiega altresì che il meccanismo sarà automatico, ma potrà essere stoppato dai Comuni con delibera. Da un punto di vista meramente pratico, i contribuenti coinvolti, come quelli già inclusi nella rottamazione-ter, dovranno continuare a pagare tributi e multe, evitando solo gli aggravi determinati dal ritardo con cui si presentano alla cassa. Pertanto, al fine di dar tempo ai sindaci di decidere, lo stralcio effettivo slitta dal 31 gennaio al 31 marzo, data a cui è stato prorogato il termine per l’approvazione di bilanci comunali e delibere sui tributi.