Multe a raffica per i volontari della Mensa dei Poveri. Lo fanno sapere i collaboratori di Don Adriano Gennari, il sacerdote cottolenghino, artefice della mensa, in corso Regina Margherita a Torino, con un grido di protesta che sa di beffa. “La ‘Mensa dei Poveri’ del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus, fondata nel 2008 su invito dell’Arcivescovo Nosiglia a Torino da troppo tempo riceve più multe che riconoscimenti”, hanno detto. Dallo scorso a marzo fino a luglio, la Mensa dei Poveri ha dovuto fare i conti con un incremento dell’80% di richieste pasti, praticamente raddoppiando le 12.500 dello stesso periodo nell’anno precedente. Quest’anno, infatti, le richieste sono lievitate a quota 22.500. A tutto c’è una spiegazione, secondo i collaboratori di Don Adriano, che sottolineano i salti mortali dei volontari per soddisfare le numerose richieste.
Multe a raffica per la Mensa dei Poveri, la protesta dei volontari: “innanzi alla carità occorre buonsenso”
“Molteplici contravvenzioni elevate al prelato e ai suoi volontari costretti a fare i salti mortali per caricare in centro il cibo destinato ai poveri. Polizia Municipale e Ausiliari Gtt svolgano correttamente il proprio lavoro ma innanzi alla carità occorre più buonsenso”, le parole dei collaboratori della Mensa dei Poveri. Sulle pagine di Ansa viene poi menzionato il negato accesso in una zona traffico limitato di Torino, oltre al fatto che nel 2018 la onlus di Don Gennari poteva contare su cinque permessi di parcheggio per l’area della ‘Mensa dei Poveri’, al fine di evitare esborsi mensili elevati agli anziani volontari per supportare gli indigenti.