Per la seconda volta nell’arco degli ultimi mesi – la prima la trovate cliccando su queste parole – il gruppo Multiversity è tornato a parlare del Piano Mattei, mettendo a disposizione il suo know-how accademico che la rende una delle più importanti realtà universitarie telematiche italiane (proprietaria degli atenei Pegaso, Mercatorum, San Raffaele Roma e Sole 24 Ore Formazione) per formare le future leve di migranti che arriveranno in Italia. Un piano ambizioso e che è stato rilanciato proprio nella giornata di oggi durante il Forum in Masseria – organizzato a Manduria da Bruno Vespa con la collaborazione Comin & Partners – nel panel ‘Piano Mattei e Global Gateway‘ a cui ha partecipato Fabio Vaccarono, CEO di Multiversity.
Il punto di partenza sono le stime ONU citate dallo stesso Vaccarono secondo cui “tra vent’anni (..) la popolazione del continente africano raggiungerà i 2 miliardi e mezzo di abitanti“, aumentando esponenzialmente le persone che avranno “bisogno di servizi essenziali come sanità e istruzione“; mentre l’Europa vive uno dei più complessi “inverni demografici” della sua secolare storia, che renderà – spiega ancora il COE di Multiversity – “ancora più rilevante l’immigrazione per i mercati occidentali” sempre più bisognosi di “forza lavoro [per] sostenere il proprio sistema economico e previdenziale“.
Fabio Vaccarono: “Multiversity può offrire formazione di qualità ai migranti africani”
In tal senso, il Piano Mattei diventa una vero e proprio punto di partenza per trovare un incontro tra le esigenze del continente africano e quelle del continente europeo, ma apre anche – continua ancora il CEO di Multiversity – all’importante tema di “educare a livello locale la potenziale forza lavoro migrante, offrendo istruzione terziaria di qualità” per andare incontro alla imprescindibili esigenze e richieste “del mercato del lavoro“. Una missione – e qui veniamo al punto principale del discorso di Vaccarono – che potrebbe essere assunta da “Multiversity, attraverso i suoi atenei Mercatorum, Pegaso e San Raffaele Roma“.
L’idea di Vaccarono è dare il via ad una importante – e per certi versi innovativa – collaborazione con le istituzioni pubbliche e private “per offrire formazione digitale di qualità a livello locale ai potenziali migranti” proprio grazie all’universo formativo di Multiversity; “contribuendo – conclude il CEO a Manduria – allo sviluppo economico del continente africano e creando profili coerenti con le necessità del mercato del lavoro italiano ed europeo“.
Il ministro Tajani: “gestire i migranti e assisterli con le università telematiche”
Sul tema, anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha mostrato grande attenzione e apertura. “Dobbiamo gestire la migrazione in modo controllato e accogliere persone per rispondere alle esigenze delle nostre imprese, utilizzando anche strumenti formativi. – ha detto Tajani -.
Le università telematiche possono essere fondamentali per la formazione a distanza, poiché è importante che i migranti che arrivano siano adeguatamente preparati per soddisfare i fabbisogni delle imprese italiane, così da poter trovare lavoro. Possiamo formare i giovani africani grazie alle università telematiche, offrendo anche borse di studio”, ha concluso.