Nelle ore in cui il mondo del ciclismo si stringe attorno alla famiglia di Muriel Furrer per la sua morte, sui social torna d’attualità un video della 18enne svizzera morta in seguito a una caduta durante una prova dei Mondiali juniores di ciclismo. Un “inno alla vita” della giovane ciclista, scritto sul suo account Instagram il 22 luglio scorso, accompagnato da un breve video realizzato quando era sulla salita del Passo dello Stelvio, poco sotto il rifugio Folgore: «Questa vita, su questa Terra, in questo posto. Grazie Dio».
Restano purtroppo non chiare le circostanze dell’incidente che le è costato la vita, infatti il direttore sportivo dell’Uci, Peter Van den Abeele, ha affermato che l’inchiesta aperta dalle autorità competenti, attualmente in corso, non può fornire ancora elementi utili in merito a questo aspetto. Nel frattempo, niente premiazioni e interviste dopo gara, ma non si fermano le gare professionistiche di sabato e domenica per la morte di Muriel Furrer. La decisione è stata presa dall’Unione Ciclista Internazionale nel pieno rispetto della volontà della famiglia.
IN CORSO INDAGINI SULLA MORTE DELLA CICLISTA 18ENNE
C’è poca voglia di parlare, ma nella conferenza stampa indetta per parlare dell’incidente di Muriel Furrer è stato spiegato, per quanto riguarda la dinamica, che la 18enne è caduta battendo la testa e riportando un grave trauma cranico. Una volta trasportata in ospedale, è stata operata, ma l’intervento chirurgico le ha dato solo poche ore di vita. Oliver Senn, a capo dell’organizzazione dei Mondiali di Zurigo, non si è sbilanciato riguardo l’incidente, in quanto stanno indagando pm e polizia.