Credevo di averle viste un po’ tutte in materia di musica in volo. All’inizio degli AnnI Settanta, quando iniziava l’era dei Jumbo Jets, lavoravo in Banca Mondiale, dove per il lungo raggio ci era concessa la prima classe, ed in un volo, per l’appunto, in prima di American Airlines da Washington a San Francisco (dopo una notte di riposo avrei proseguito per Kuala Lumpur), trovai un piano bar allestito nella parte anteriore dell’areo dove steward, hostess e volenterosi passeggeri di prima sfoggiavano le loro abilità o piuttosto velleità strimpellando e bevendo birra. Cinque ore circa di tormento. La sera del 16 luglio scorso, su Sky Classica iniziai a veder ed ascoltare Il Ratto dal Serraglio di Mozart nella produzione data nel 2013 al Festival di Salisburgo quando l’opera venne messa in scena all’aeroporto della città austriaca: l’orchestra nell’hangar n. 3, i cantanti (microfonati) a passeggio tra aerei e valigie, e gli spettatori-ascoltatori a passeggio pure loro. Di quel festival ricordo cose bellissime (come Norma, Don Carlo e I Maestri Cantori di Norimberga), Dopo un quarto d’ora di Ratto in aeroporto cambia canale.



Sorpresa, invece, la mattina del 17 luglio! E bella sorpresa. Accompagnavo un ospite straniero all’Aeroporto Leonardo da Vinci, dove i passeggeri italiani e internazionali in partenza dal Terminal 3, ed i loro accompagnatori, si son trovati coinvolti in una straordinaria e inaspettata iniziativa di intrattenimento culturale organizzata da Aeroporti di Roma, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.



I viaggiatori, provenienti da tutto il mondo, hanno potuto assistere tra i desk per l’accettazione ai voli internazionali. ad una eccezionale performance con il Maestro Antonio Pappano al pianoforte accompagnato al violoncello da Luigi Piovano. Sir Antonio Pappano suonava uno splendido pianoforte a coda allestito per l’occasione da ADR al centro della hall del Terminal 3, partenze.

 

Entusiasti i passeggeri presenti che hanno potuto ascoltare tre bellissimi brani della letteratura per pianoforte e violoncello eseguiti da un duo d’eccezione. Alla Sonata in fa maggiore n. 1 op. 2 del compositore barocco Benedetto Marcello, Pappano e Piovano, hanno accostato due brani del francese Camille Saint-Saëns, compositore romantico amante dei viaggi e molto legato alla città di Roma. Il primo è stato Il cigno, brano tratto da Il Carnevale degli Animali, forse l’opera più popolare di Saint-Saëns. Sempre del compositore francese è stato eseguito l’Allegro Appassionato op. 43, composizione nata come Bis ma diventata col tempo uno standard della letteratura violoncellistica proprio per la sua brillantezza.



Uno spettacolo unico in una location inusuale qual è l’aeroporto. “L’aeroporto di Fiumicino, per un’Istituzione come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è un luogo fisico ma anche una metafora, ogni volta che la nostra Orchestra e il nostro Coro, nelle numerose tournée internazionali, portano i valori e l’anima di questa città negli angoli più remoti del mondo” ha commentato il Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Michele dall’Ongaro. “Rinnovare questa lunga e fruttuosa collaborazione con una delle migliori strutture europee e portare la grande musica in questo luogo apparentemente inusuale, con un testimone d’eccellenza come Sir Antonio Pappano e lo splendido suono del nostro primo violoncello Luigi Piovano, è per noi tutti motivo di grande vanto e soddisfazione”. Moltissimi i viaggiatori che hanno filmato l’esecuzione e hanno scattato selfiecon i due artisti al termine dell’esecuzione.

Un bel decollar suonando. O  suonar decollando.