Paolo Mengoli attacca Giusy Ferreri accusandola di plagio.
Il suo tormentone datato 1969, Perché l’hai fatto, sarebbe stato derubato della “preziosa” successione armonica per realizzare la nuovissima Novembre di Giusy, giovane popstar lanciata dalla trasmissione X-Factor.
Il cantante bolognese, nonché portiere della Nazionale Cantanti, non ci sta e ai microfoni di Radio Monte Carlo addirittura sbotta: «Sono indignato… canto questa canzone da 40 anni, è come se mi fosse stato tolto un figlio! Anche un profano della musica, con un click su youtube può rendersi conto di questo scandalo… Bisognerebbe istituire un garante delle note».
Torna alla memoria il caso Albano-Michael Jackson e vien da chiedersi: il diritto d’autore non è già tutelato in Italia? a cosa serve la SIAE?
Facendo un po’ di chiarezza, il diritto d’autore nasce automaticamente con la creazione dell’opera ed è regolato dalla legge speciale del 22 aprile 1941, n. 633, che alleghiamo per i più pignoli. Il compito della SIAE è invece «quello di concedere le autorizzazioni per l’utilizzazione delle opere protette, riscuotere i compensi per diritto d’autore e ripartire i proventi».
Chissà a chi daranno ragione gli esperti, sempre che questo appello abbia voluto richiamare gli enti competenti e non solo i giornali. E’ però difficile che la sola successione di accordi, anche se fosse dichiarata identica, possa costituire plagio. Fosse così ogni “canzonetta” finirebbe in tribunale.
Molti cantautori hanno composto nuovi brani sulla struttura armonica di canzoni già esistenti, a volte anche involontariamente, soprattutto nel caso siano estremamente semplici. Albachiara di Vasco Rossi si può canticchiare sopra il famoso e plurieseguito Canone di Johann Pachelbell, ma gli esempi si sprecano.
In questa vicenda lasciamo il giudizio ai nostri attenti lettori, che possono confrontare i due brani.
Abbozziamo solo qualche ipotesi, ricordando una frase di Ennio Morricone: «La musica orecchiabile assomiglia a qualcosa di già scritto, già proposto alla gente. Se non fosse stata udita non avrebbe successo. Chi ha coscienza di questa professione, pertanto della orecchiabilità forzata di queste canzoni che hanno vita breve, dovrebbe astenersi dal fare cause e controcause per plagi indimostrabili e disturbare i giudici per queste cose».
Ascolta Perchè l’hai fatto di Paolo Mengoli
Perchè l’hai fatto?
Struttura:Introduzione (0.00 – 0.18) di 8 misure + 1
Strofa (0.19 – 0.50) di 16 misure
Bridge (0.51 – 1.07) di 8 misure + 1
Ritornello (1.08 – 1.39) di 16 misure
bridge (1.40 – 1.56) di 8 misure + 1
Ritornello (1.57 – 2.27) di 16 misure
Finale (2.28 – 2.42) di 6 misure
A proposito di Morricone, l’introduzione di tromba della canzone del Mengoli sembra preannunciare un duello western da film di Sergio Leone. Il titolo, che riassume bene la vicenda, preannuncia invece la resa dei conti di una coppia in crisi.
Il giro armonico (incriminato) in tonalità minore è costituito da 4 accordi costruiti sui seguenti gradi: I – VI – IV – V. Questa successione è alla base sia della strofa che del ritornello, che sono tra l’altro melodicamente identici, con la sola differenza che la melodia del ritornello è la riproposizione della stessa un’ottava sopra. Il bridge esce dai 4 accordi di cui sopra e ha la funzione di interrompere i due momenti molto simili, preparando il ritornello che ha un tono più drammatico.
Ascolta Novembre di Giusy Ferreri
Novembre
Struttura:Introduzione (0.08 – 0.23) di 8 misure
Strofa (0.24 – 0.55) di 16 misure
Ritornello (0.56 – 1.30) di 16 misure + 2
Strofa (1.31 – 1.46) di 8 misure
Ritornello (1.47 – 2.18) di 16 misure
Bridge (2.19 – 2.38) di 8 misure + 2
Ritornello finale (2.39 – 3.12) di 16 misure
La canzone scritta da Roberto Casalino e cantata da Giusy, che aveva dato voce al tormentone Non ti scordar mai di me, parla di una storia d’amore finita a novembre.
Il giro armonico che caratterizza la parti principali della canzone di Mengoli è alla base di tutta la canzone di Giusy (intro-strofa e ritornello), se non si considera un brevissimo bridge prima del ritornello finale.
Strofa e ritornello hanno melodie differenti, comunque diverse da quelle della canzone del ’69.
Verdetto
Le melodie sono diverse, dal punto di vista armonico la cellula fondamentale è identica, ma talmente banale da essere difficilmente rivendicata come una propria creazione. Le due canzoni sono costruite in maniera differente e per questo non sono sovrapponibili come qualcuno ha sostenuto.
Da questa simpatica vicenda si possono però dedurre gli ingredienti utili alla preparazione di un “tormentone”, validi a distanza di quarant’anni: testo di facile immedesimazione, melodia orecchiabile e cantabile da chiunque, giro armonico il più semplice possibile, 3 minuti massimi di durata.
Al secondo ascolto la memoria ha già catturato tutto il contenuto. Controindicazioni: scade in fretta.