RICHARD WRIGHT
No one can replace Richard Wright. He was my musical partner and my friend.
In the welter of arguments about who or what was Pink Floyd, Rick’s enormous input was frequently forgotten.
He was gentle, unassuming and private but his soulful voice and playing were vital, magical components of our most recognised Pink Floyd sound.
I have never played with anyone quite like him. The blend of his and my voices and our musical telepathy reached their first major flowering in 1971 on “Echoes”. In my view all the greatest Pink Floyd moments are the ones where he is in full flow. After all, without “Us and Them” and “The Great Gig In The Sky”, both of which he wrote, what would “The Dark Side Of The Moon” have been? Without his quiet touch the Album “Wish You Were Here” would not quite have worked.
In our middle years, for many reasons he lost his way for a while, but in the early Nineties, with “The Division Bell”, his vitality, spark and humour returned to him and then the audience reaction to his appearances on my tour in 2006 was hugely uplifting and it’s a mark of his modesty that those standing ovations came as a huge surprise to him, (though not to the rest of us).
Like Rick, I don’t find it easy to express my feelings in words, but I loved him and will miss him enormously.



David Gilmour
Monday 15th September 2008

RICHARD WRIGHT
Nessuno può sostituire Richard Wright. È stato il mio partner musicale e amico.
Nelle discussioni su chi o cosa fossero i Pink Floyd, il contributo enorme di Rick è stato spesso trascurato.
Era gentile, modesto e riservato ma la sua voce profonda e il suo modo di suonare erano vitali, magiche componenti  del nostro riconoscibile sound.
Non ho mai suonato con nessuno come lui. L’armonia delle nostre voci e la nostra telepatia musicale sono sbocciate nel 1971 in “Echoes”. A mio giudizio tutti i più grandi momenti dei Pink Floid sono quelli in cui lui è a pieno regime. Dopo tutto, senza “Us and Them” e “The Great Gig in the Sky”, entrambe composte da lui, cosa sarebbe stato “The Dark Side Of The Moon”? Senza il suo tocco pacato l’album “Wish You Were Here” non avrebbe funzionato molto.
Nei nostri anni di mezzo, per vari motivi lui ha perso la sua strada per qualche tempo, ma nei primi anni Novanta, con “The Division Bell”, la sua vitalità, brillantezza e humor sono ritornati e la reazione del pubblico alle sue apparizioni  nel mio tour del 2006 è stata tremendamente incoraggiante, ed è un segno della sua modestia che quelle standing ovations siano giunte a lui come una grande sorpresa (sebbene non al resto di noi).
Come Rick, non trovo facile esprimere i miei sentimenti con le parole, ma lo amavo e mi mancherà enormemente.



David Gilmour
Lunedì 15 Settembre 2008

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