Lunedì 20 Aprile, ore 1.00 a.m. circa, il treno di X Factor ha terminato la sua corsa tra festoni, bottiglie di spumante e collegamenti in diretta con una Livorno trionfante. Il vincitore infatti – anche se si può parlare di un quasi ex aequo – è Matteo Beccucci, il cantante trentottenne toscano distintosi tra tutti i partecipanti grazie alla sua voce pulita e cristallina.
Distante di solo 16 voti dal nuovo Simply Red è il trio più irriverente e simpatico dell’edizione 2009, i Bastard Sons of Dioniso. Orgogliosi delle loro origini valsugane, i tre “‘mbriagoni” come si sono autodefiniti, hanno letteralmente conquistato il pubblico in studio e a casa stravolgendo quello che un po’ tutti si aspettavano di vedere e sentire sul palco dello studio di Via Mecenate. Terzo, senza infamia né lode è Jury, giovane bresciano dall’animo sensibile e buone doti compositive.
E questo, per la cronaca è quanto è successo ieri sera. Ma non è detto che il re della serata sarà anche re delle vendite…
Nel complesso, il bilancio musicale del programma è sicuramente positivo anche se, come ha commentato un giornalista, quest’anno gli inediti sono inferiori a livello qualitativo rispetto al tormentone della Ferreri dell’anno scorso. (E chi può dimenticare Non ti scordar mai di me?! ha avuto un successo tale da far sperare a molti talent scout di scovare una miniera d’oro in ogni Esselunga d’Italia).
All’osservazione del giornalista, il giudice Morgan ha risposto affermando che per questa volta la direzione artistica di X Factor ha preferito dare più spazio agli artisti per quanto riguarda la scrittura dei testi e delle musiche degli inediti, proprio per investire sulla creatività dei cantanti in gara e dare loro la possibilità di sperimentarsi a 360° (per il 2008 invece, il testo di Giusy recava la prestigiosa firma di Tiziano Ferro, il quale, che piaccia o meno, sa scrivere in modo e vende, tanto).
È vero, nei pezzi proposti quest’anno forse non c’era quel fattore X da martellamento intensivo come in Non ti scordar… ma qualcosa di buono si è visto comunque.
Analizzando più da vicino: Impossibile di Matteo Beccucci è un brano sicuramente molto radiofonico, anche se troppo lungo e piatto. Come le altre due canzoni in finale parla d’amore ma, a differenza di quello “carnale” dei valligiani, lo fa con poesia e sentimento. È un pezzo che si sposa benissimo con l’immagine e il timbro del suo interprete e co-autore: raffinato, semplice ma di impatto. A causa dei toni un poco sommessi e a tratti malinconici, non sarà forse candidato a diventare la italo-hit della prossima primavera/estate (per quello il black’n’soul di No, proposto dal semifinalista Daniele Magro, è davvero perfetto) ma di certo avrà le sue brave rotazioni quotidiane in radio.
Meno passaggi radio ma più presa sul pubblico under 30 raggiungerà invece L’amor carnale dei Bastard: un punk rock dei più classici, con un testo non troppo interessante ma che ha la capacità di entrare in testa e rimanerci. E se è cantato da un trio assurdo e spontaneo come il loro, non ci sarà da stupirsi se le vendite del singolo saliranno a ritmo sostenuto.
Manca un altro inedito all’appello: Mi fai spaccare il mondo di Jury ha un testo interessante, Mogol la sera prima della finale ne ha giustamente fatto notare alcune imprecisioni, ma riesce comunque a descrivere con discreta originalità la situazione di una coppia giovane e piena di entusiasmo; la melodia è orecchiabile e, visto l’indice di gradimento femminile che ha raggiunto l’autore della canzone, una buona fetta di teenager romantiche non se lo farà di certo scappare.
Menzione a parte merita Briciole, il brano di Noemi ascoltato la sera della semifinale, sebbene la ragazza blues di Fregene fosse stata eliminata la puntata precedente. Neanche qui si può parlare di capolavoro ma l’intensità della voce e interpretazione di Veronica (questo è il suo vero nome) è notevole e rispetto agli altri pezzi ha una marcia in più; molti telespettatori giuravano che sarebbe stata lei la vincitrice della gara canora e chissà che invece non faccia come la briosa collega cassiera e si riveli essere lei la regina dei sold out.
Insomma tra Impossibile di Beccucci, L’amore carnale raccontato dai Bastardi e Mi fai spaccare il mondo di Jury chi ha avrà la meglio? Magari saranno proprio gli inediti dei quasi vincitori Noemi e Daniele.
Ai posteri (e al numero dei poster nelle camerette dei teenager) l’ardua sentenza.
(Martina Mambelli)