Il gruppo dance georgiano Stephane & 3G è venuto recentemente alla ribalta per essere stato estromesso dalla cinquantaquattresima edizione dell’Eurovision Song Contest, che si terrà a metà maggio a Mosca. La squalifica del gruppo georgiano da questa importante manifestazione, che ha già visto concorrere più di mille canzoni, è di natura politica. Infatti, la canzone presentata da Stephane & 3G ha per titolo “We don’t wanna put in”, che è stato immediatamente, e abbastanza ovviamente, inteso come un attacco politico al leader russo Putin. Cosa non strana, vista la recente tragica guerra tra Georgia e Russia e l’occupazione da parte di quest’ultima di territori facenti parte giuridicamente della Georgia.
Stephane & 3G è costituito da tre ragazze, Christine, Nini, Tako, e da Stephane Mgebrishvili, che abbiamo intervistato.
Come avete preso la squalifica dall’Eurovision Song Contest? Dite la verità, ve lo aspettavate?
Siamo rimasti molto male per la squalificazione. Non pensavamo assolutamente che ci avrebbero proibito di partecipare. La canzone non ha niente di così particolarmente terribile da giustificarne la squalifica.
Avete preso in considerazione la proposta di cambiare il testo per poter rimanere in gara?
Non abbiamo considerato una tale possibilità. A noi piace come suona il testo e non volevamo cambiarlo solo perché qualcuno pensava che fosse un brano anti Putin.
Qual era il vostro vero intento: lanciare una provocazione o far riflettere?
Noi non volevamo fare nessun tipo di provocazione. La Georgia porta ancora le ferite della guerra di agosto, per cui l’ultima cosa che volevamo era provocare. Volevamo, comunque, che la gente in giro per il mondo capisse il nostro punto di vista.
Chi sta “uccidendo il groove”, come dite nella vostra canzone, e in che modo?
Un sacco di gente “uccide” il groove ?, può farlo un amico, la moglie, il vicino, il capo o un politico, che pensa di poter dare ordini e uccidere migliaia di persone in un battito di ciglia.
Quali sono i vostri punti di riferimento nella musica?
Il Soul Americano, il pop inglese… C’è stato anche un periodo in cui ascoltavamo parecchio George Michael, musica house eccetera.
Quali sono i vostri progetti per il futuro, i vostri obiettivi?
In questo periodo siamo in tour in Europa (le date si possono trovare a www.stephane-3g.com) e vorremmo continuare a lavorare come quartetto. Vorremmo attirare l’attenzione del pubblico sulle nostre canzoni. Vogliamo che alla gente piaccia quello che facciamo. Presto faremo uscire il single e successivamente lavoreremo all’album.
Farete mai un concerto a Mosca?
Per il momento senz’altro no. Finché quella nazione rimarrà così aggressiva nei confronti della Georgia, preferiamo non esibirci lì.