L’aspettavamo. Ormai, che piaccia o no, il Mi Ami è diventato un po’ come il solstizio musicale dell’estate indipendente italiana. Davanti a un proliferare continuo di temporary festival, mini rassegne, feste dell’unità e oratori vari trasformati in un battibaleno in open space sonori, ecco che con tutti i suoi pregi e i suoi difetti il Mi Ami ha raggiunto davvero una sua credibilità all’interno di quella miscela eterogenea che è la musica indipendente e anche questo anno lo andrà a dimostrare.



Come successo nelle edizioni passate, quello del cast è sempre un grande problema: si cerca di mettere d’accordo tutti ma spesso non si accontenta nessuno… e anche quest’anno ci sono gruppi discutibili, che magari non si pagherebbe per andarli a sentire, ma non è questo lo spirito del Mi Ami.
Al fine di dare spazio a tutti coloro che hanno in certo modo segnato questo anno musicale in campo tricolore, il cast di Rockit ha deciso di suddividere il suo festival in tre giornate (5-6-7 giugno) a loro volta tripartite in spazi diversi: il Palco Pertini, riservato ai “big” se così si può dire, della scena indie, il Palco La Collinetta, per gli emergenti o i talenti riscoperti e lo spazio Dj Set notturno.



Tra tutti gli illustri ospiti del triduo indipendente brillano come diamanti i ben noti nomi di Edda (ex voce cristallina dei Ritmo Tribale), il dandy weaver Garbo, protagonista la scena alternativa qualche decennio fa e ora tornato in auge, Giorgio Canali e i suoi Rossofuoco e i Linea 77 che, grazie alla loro canzone “La nuova musica italiana” hanno avuto il merito di portare sul tavolo del media nazionali questa realtà musicale fin ora relegata al sottosuolo.

Per quanto riguarda gli artisti più vicini e legati alla discografia indipendente degli ultimissimi anni si distinguono il menestrello stralunato Dente, i duri e luridi Ministri, i Julie’s Haircut, il patchwork rock dei Mariposa, la brava e dannata Beatrice Antolini, il fragoroso post punk dei Super Elastic Bubble Plastic e gli Hot Gossip. Tra le new entry che nel corso del 2008/2009 hanno lasciato il segno segnaliamo l’energia contagiosa dei ravennati Heike Has The Giggle, i Superpartner (in duetto con quella leggenda della italo wave che risponde al nome di Federico Fiumani), Samuel Katarro, il progetto di Egle Sommacal Blake/e/e/e e i bravi e giovanissimi Iore’s Eyes.



Alla consolle? Il meglio dell’ undergournd notturno milanese ( e non solo). Il tutto verrà svolto presso lo spazio verde del Magnolia/ Idroscalo a un prezzo d’ingresso realmente anticrisi. Per qualcuno tutto questo non vorrà dire nulla, per qualcuno contano solo i grandi numeri e i grandi nomi stranieri.
Tuttavia, anche se mai come vorremmo, il Mi Ami è arrivato al suo primo lustro e di anno in anno aumenta le sue presenze. Partiamo da qui, partiamo da quello che c’è.

(Martina Mambelli)

Per info:  www.rockit.it