L’edizione 2009 di “Britain’s Got Talent”, la trasmissione TV inglese che unisce in sé elementi de “La Corrida” e di “X-Factor” (che ha lo stesso ideatore, Simon Cowell), è terminata ieri sera alla grande: alla finalissima hanno assistito più di 19 milioni di spettatori, il 71% di share, e sono arrivati più di quattro milioni di voti. Un notevole successo per l’emittente televisiva ITV.



Nonostante i bookmaker puntassero su Susan Boyle, con il dodicenne Shaheen Jafargholi secondo favorito, la gara è stata vinta dai Diversity, un gruppo di undici ballerini di street-dance di età compresa tra i dodici e i venticinque anni, che sono stati i più votati dal pubblico, lasciando a Susan solo il secondo posto.



Saranno quindi loro ad incassare le 100.000 sterline in palio e a esibirsi davanti alla Regina. Nella prima intervista rilasciata a caldo, i Diversity hanno ovviamente mostrato molta gioia, ma anche sorpresa per aver battuto la Boyle, con cui si erano già confrontati direttamente nelle semifinali, perdendo: non a caso erano dati 25 a 1 dai bookmaker, anche se circola la voce che vi sia chi ha puntato qualche migliaia di sterline su di loro.

Susan Boyle si è complimentata con i vincitori e ha dichiarato:”Hanno vinto i migliori. Sono un gruppo di ragazzi molto gradevoli. Ragazzi, i miei migliori auguri”. Ha poi detto che spera di uscire quanto prima con un suo album.
Anche il terzo classificato, il sassofonista Julian Smith, l’ha presa bene: “Almeno questa volta sono riuscito a fare la damigella d’onore”.



Piers Morgan, sul suo blog, si è dichiarato un tifoso non pentito di Susan Boyle, pur riconoscendo i Diversity sufficientemente bravi per meritarsi la vittoria. Tuttavia, per Piers, Susan rimane la “più grande scoperta che lo spettacolo abbia mai fatto, danneggiata da quella specie di Boylemania che si è scatenata. I Britannici, me compreso, amano moltissimo innalzare una persona per poi abbatterla”, ma ha aggiunto che per fortuna poi si pentono e che, quindi, ci si può aspettare che Susan diventi ancora più famosa nel prossimo futuro.

Per concludere, in attesa di occuparci delle prossime finali dell’edizione americana, vale la pena di segnalare una frase dello stesso Morgan nell’ultima serata e che la dice lunga sulla situazione: “E’ un bene poter avere qualcosa che dimostra il meglio della Gran Bretagna, dopo tutti i danni che politici e banchieri hanno arrecato in questi mesi alla reputazione del nostro Paese”.