Prima di compiacermi con chi ha formalizzato nella riforma della scuola il Liceo musicale, vorrei rendere omaggio ai coraggiosi insegnanti, presidi, dirigenti ministeriali che hanno dato avvio nella prima metà degli anni Settanta alle prime sperimentazioni delle Scuole medie a indirizzo musicale. Non saremmo adesso a festeggiare il nuovo Liceo musicale se non si fossero succeduti in questi trentacinque anni, grazie a loro e alla Società italiana per l’Educazione Musicale, convegni di studio e pubblicazioni che hanno dato spessore pedagogico e didattico alla “pratica” strumentale.
Adesso si pongono alcuni problemi, ne enucleo due.
1. Con quali criteri si selezioneranno le aperture dei 40 + 10 Licei musicali? È opportuno prevedere la creazione di una commissione regionale che abbia il potere di distribuire sul proprio territorio i Licei musicali e lo studio degli strumenti in maniera omogenea. La scelta dovrebbe essere trasparente, esplicitando gli indicatori, come per esempio: la disponibilità logistica della scuola, l’attrezzatura musicale esistente, il numero di insegnanti di musica già presenti, la vicinanza con un Conservatorio, nel caso si richiedesse a quest’ultimo di mettere a disposizione alcuni spazi logistici o d’insegnamento.
2. Chi insegnerà? C’è da ricordare che negli ex Istituti magistrali oggi trasformati in Licei psico-pedagogici, sono presenti docenti di musica in grado d’insegnare sia Esercitazioni corali sia Storia della musica. Nelle stesse scuole sono presenti insegnanti di strumento facoltativo: sarà opportuno valutare i loro titoli e approfittare di questa risorsa professionale attiva in alcune istituzioni. Si segnala anche la possibilità di valutare l’immissione nei Licei musicali degli insegnanti della scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale (classe di concorso A077). Sono presenti nella scuola media inferiore e superiore docenti di Musica (A031 e A032) con diploma in Composizione, Composizione corale, Strumentazione per banda: sono docenti in grado d’insegnare Teoria e Composizione, o con diploma o laurea in Musicologia: sono docenti in grado di insegnare Storia della musica.
Risultando realisticamente impossibile attivare da subito cattedre relative a tutti gli strumenti, ma essendo comunque necessario favorirne la scelta, le previste convenzioni con i Conservatori potrebbero garantire lo studio degli strumenti meno richiesti o di maggior costo per il loro acquisto. Un’incongruenza, sì segnala tra le nuove istituzioni il Liceo artistico con indirizzo audiovisivo, non ha nemmeno un’ora di musica, non si riesce a capire in cosa consista l’audio, visto che è tutto visivo.
(Annibale Rebaudengo)